La Lega di serie A si appresta a varare il primo calendario della sua nuova storia, iniziata dopo la scissione con la serie B. Si prospetta un campionato a singhiozzo. Date e orari delle partite saranno modulati in base agli impegni europei e, soprattutto, alle esigenze delle televisioni a pagamento. D’altra parte senza pay tv e senza diritti televisivi la categoria sarebbe da un pezzo allo sbando, più di quanto già non sia. Cerchiamo di capire qualcosa nel guazzabuglio di date e orari che potrebbe venirne fuori
Domenica a pranzo. Sky ha messo dei paletti: una gara la domenica all’ora di pranzo (12,30), la possibilità di entrare per sessanta secondi negli spogliatoi per tastare l’umore dei giocatori e un’intervista di trenta secondi alla fine del primo tempo.
Domenica pomeriggio. Resta l’obbligo di giocare il pomeriggio di domenica almeno sei partite, un’esigenza resa necessaria per spuntare il massimo dai diritti in chiaro assegnati alla Rai (che richiede un numero minimo di gare da proporre ai suoi telespettatori).
Lunedì sera. Il posticipo del lunedì sera (20,45) sul modello Premier League inglese sarà testato subito dall’Inter, impegnata il 27 agosto a Montecarlo per la Supercoppa Europea, nella sua partita di esordio. Un esperimento che si pensa di riproporre in modo limitato (sei-sette volte) nel corso del campionato, al posto dell’anticipo previsto il sabato alle 18. L’ipotesi lunedì sarebbe preclusa alle squadre impegnate in Champions (le partite sono di martedì e mercoledì), ma potrebbe interessare quelle impegnate in Europa League (si gioca giovedì e i tempi a disposizione per scendere in campo la domenica sarebbero troppo stretti).
Venerdì sera. Per avvantaggiare i club impegnati in Champions potrebbe essere aperta una finestra anche di venerdì (20,45), sempre a scapito dell’anticipo fissato il sabato alle 18. Anche in questo caso si cercherà di limitare al massimo questa ipotesi.
Sabato sera. L’anticipo del sabato è previsto alle 18, ma potrà saltare in un certo numero di casi (limitato a sei-sette volte) per lasciare il posto al posticipo del lunedì sera o a quello del venerdì sera.
Turni infrasettimanali. Aumenteranno considerevolmente i turni di campionato disputati interamente in notturna. I quattro turni infrasettimanali (22 settembre, 10 novembre, 6 gennaio, 2 febbraio) saranno giocati infatti alla luce dei riflettori. Anche se, per complicare le cose, potrebbero essere stabiliti un anticipo e un posticipo. Per l’ultima di campionato, il 22 maggio, tutti in campo alle 20,45. Tuttavia le dieci gare in notturna previste dal calendario potrebbero essere disputate non tutte insieme, ma spalmate su due giorni in blocchi al massimo di tre. La prima di campionato si dovrebbe infine giocare in notturna: un anticipo sabato (20,45), uno domenica (18), sette partite alle 20,45 e posticipo il lunedì.
Non sarà facile raccapezzarsi in questo ginepraio di date e orari. Si tratta di capire quanto lo spezzatino risulterà indigesto al pubblico pagante, non a quello delle pay tv comodamente seduto sul divano di casa che allo spettacolo dal vivo è disinteressato. Se ci sarà o meno una perdita di appeal, lo scopriremo solo vivendo.
Lu. Cian. – www.calciopress.net
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