L’ottava giornata ci fornisce un dato importante: l’Atletico Roma non è imbattibile. A scoperchiare il vaso di Pandora è la Nocerina di mister Auteri. Nella notte del Flaminio i rossoneri si rendono protagonisti di una prova convincente e priva di timori reverenziali nei confronti della capolista. Ci pensa l’opportunismo del rossonero Catania ad aprire le danze al 25′. Pronta la reazione dell’Atletico che perviene al pareggio grazie ad una punizione di Franchini. I molossi accusano momenti di sbandamento e rischiano di capitolare nuovamente, ma ad inizio ripresa colpiscono due volte in sei minuti. Il mattatore è Negro che firma una doppietta in sei minuti (reti al 3′ e 6′). L’incontro sembra ormai chiuso, ma Ciofani trasforma al 25′ un penalty concesso dall’arbitro per un contatto in area tra Nigro e Franchini. Termina 3-2 per gli uomini di Auteri che in un solo colpo riescono aviolare l’imbattibilità della porta dei capitolini e quella relativa alle gare interne che durava da quasi un anno e mezzo.
Gara rocambolesca allo Iacovone tra Taranto e Lucchese. Decide all’ultimo respiro la marcatura di Rantier. Ai punti, comunque, avrebbero vinto i toscani: complesso solito e sbarazzino, ma probabilmente carente della necessaria esperienza. Gli ospiti dominano nel primo tempo, pur non riuscendo a violare la porta di Bremec, decisivo in un paio di interventi. La rete, però, giunge al 32′ della ripresa grazie ad un colpo d’astuzia di Bertoli. L’incontro sembra ormai incanalato, ci pensa Piccinni a riaprirlo facendosi espellere ingenuamente a 6 minuti dal termine del match. Da parte loro i rossoblu ci mettono cuore e la determinazione, il resto è merito della Dea bendata. Al 40′ l’incornata di Innocenti conduce il Taranto al pareggio, mentre nei minuti di recupero (al 48′) il francese Rantier regala la vittoria agli jonici con uno splendido pallonetto.
Basta una rete di Mosciaro per permettere al Pisa di battere la Cavese. Gli aquilotti sono sciuponi e sfortunati sopratutto nel primo tempo, ma i toscani recriminano in chiusura di frazione per il palo di Carparelli. Nella ripresa ci pensa, come detto, Mosciaro a capitalizzare un traversone di Calori. Risulta vano il forcing finale degli ospiti che terminano la gara in dieci uomini a seguito dell’espulsione di Turienzo.
Ritmi sostenuti in Gela-Foggia, partita a tratti spettacolare. Non potrebbe essere altrimenti, visto che sulle due panchine siedono due zonisti convinti, assertori delbel gioco. I siciliani partono a razzo e riescono a infilare i satanelli nel primo quarto d’ora di gara. Al 2′ Bigazzi approfitta di un’indecisione del portiere Ivanov per griffare il vantaggio biancazzurro, mentre al 15′ Stamilla raddoppia al culmine di un’azione solitaria. Le due squadre si affrontano senza esclusione di colpi sfiorando ripetutamente la marcatura. Gli uomini di Provenza, però, accusano una leggera flessione nella ripresa ed i dauni ne approfittano accorciando le distanze con Regini al 35′. L’incontro resta emozionante fino all’ultimo istante, ma non si registrano altre reti. Termina 2-1 per i siciliani che si issano al terzo posto in classifica.
Il Foligno che non ti aspetti sbanca il “Liberati” di Terni. Derby noioso, condizionato principalmente dalle numerose assenze che finiscono per condizionare il rendimento di entrambe le squadre. La noia regna sovrana fino al 19′ della ripresa, quando Iacoponi approfitta di una corta respinta di Visi per infilare il vantaggio degli ospiti. I falchetti potrebbero raddoppiare tre minuti più tardi: l’arbitro concede il rigore a seguito dell’atterramento di Giacomelli ad opera di Camillini, ma il giovane Falcinelli si lascia ipnotizzare da Visi che evita il raddoppio avversario. Ma la rete degli uomini di Matrecano è solo rinviata, infatti al 40′ una magia di Coresi legittima la vittoria del Foligno. Alla Ternana non resta che leccarsi le ferite e riflettere sulla prova incolore.
Lo scontro salvezza tra Siracusa e Barletta se lo aggiudicano i siciliani. Le due formazioni si affrontano a viso aperto, ma l’imprecisione degli avanti delle due squadre lascia il risultato incollato sullo 0-0. Con la partita ormai agli sgoccioli arriva la scivolata decisiva di Moi che regala i tre punti al Siracusa relegando i pugliesi all’ultimo posto (solitario) in classifica.
Copione insolito in Andria-Lanciano: la squadra di Papagni, padrona di casa, si difende per l’intero arco della gara per opporsi agli attacchi degli ospiti. I frentani, malgrado la buona mole di gioco sviluppata, pagano l’imprecisione dei propri attaccanti. L’ordinata retroguardia pugliese ha buon gioco fino al novantesimo. Un punto per Paolucci e compagni che ha il gusto del pericolo scampato.
E’ sufficiente un calcio piazzato, ad inizio ripresa, di Tarantino per regalare i tre punti alla Juve Stabia. Le vespe hanno ragione di un Viareggio sceso in Campania esclusivamente per non prenderle. Partita condizionata dall’eccessivo tatticismo con le due formazioni schierate con il medesimo modulo. A prevalere sono gli sbadigli dei tifosi, interrotti da qualche sporadica conclusione di Corona e compagni. La rete stabiese all’ottavo della ripresa chiude di fatto la contesa. Gli sterili attacchi dei toscani vengono facilmente controllati dagli uomini di Braglia che conservano il vantaggio fino al fischio finale.
Nel posticipo il Benevento si impone al San Vito di Cosenza. Spreconi i silani nel primo tempo, gli stregoni ringraziano e passano al 20′ con D’Anna. Ad inizio ripresa (al 6′) l’inzuccata di Landaida mette al sicuro il risultato, ma gli uomini di Cuttone si complicano la vita a causa della clamorosa autorete di Zito (al 9′) che riapre la contesa. I giallorossi controllano e in contropiede sfiorano la terza segnatura, mentre i calabresi sono confusionari in fase offensiva. Agli sgoccioli dell’incontro i lupi restano anche in dieci a seguito dell’espulsione di Di Bari. Al novantesimo possono festeggiare gli ospiti che conquistano la seconda piazza del classifica, unitamente al Taranto, timbrando la quarta vittoria consecutiva.
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