Le scene inqualificabili alle quali si è avuto la sventura di assistere ieri sera prima e durante Italia-Serbia, con uno stadio intero tenuto sotto sequestro da un gruppuscolo di teppisti ultranazionalisti serbi, si porterà dietro non pochi strascichi.
La partita è stata sospesa dall’arbitro, che ha rilevato la totale assenza delle misure di sicurezza necessarie per giocare la gara, mentre in campo e fuori si tenevano riunioni che non hanno portato a nulla di concreto. Stavolta il fattore umano ha avuto il ruolo preponderante. Non c’è che da ringraziare il direttore di gara inglese, per essersi assunto da solo l’onere di una decisione che nessuno si è voluto prendere.
Al Ferraris di Genova erano presenti, ospiti del Comune, mille bambini. Se ne sono tornati a casa schifati di quanto hanno potuto vedere. Niente partita, solo squallida cronaca nera.
L’Uefa aprirà un’inchiesta sulla drammatica notte di Marassi. Acquisirà il rapporto del suo delegato a Genova e quello dell’arbitro. La Serbia dovrà rispondere dei comportamenti teppistici messi in atto dai suoi pseudo-tifosi davanti alla Commissione Disciplinare dell’organismo a capo del calcio europeo. Vedremo cosa ne verrà fuori.
Sicuramente sarà decisa la sconfitta a tavolino degli slavi, assegnando all’Italia la vittoria per 3-0. E’ verisimile che saranno applicate alla Federazione della Serbia sanzioni molto pesanti. Si passa da una o più partite da giocare a porte chiuse, fino alla completa esclusione dalle qualificazioni di Uefa Euro 2012.
Anche l’Italia rischia grosso. Il flop della sicurezza è stato certificato dall’arbitro. Non si capisce come, nonostante il tam tam dei giorni scorsi, questo gruppuscolo di ultranazionalisti serbi sia riuscito a eludere qualsiasi controllo e introdurre all’interno dello stadio un mezzo arsenale. La squalifica del campo è la punizione (meritata) che la Uefa potrebbe applicare nei confronti dell’Italia.
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So. Gian. – www.calciopress.net
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