Sembra proprio che il financial fair play(/ffp) introdotto dalla Uefa di Miche Platini stia trovando accoliti nel sistema calcio italiano.
Dopo le dichiarazioni rasserenanti di Massimo Moratti anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete (nella foto), è stato chiaro al termine del seminario organizzato dalla Federazione e dall’Ussi presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano a Firenze: ”Il fair play finanziario dovà’ rivolgersi in primis a un versante culturale e in secondo luogo al versante tecnico. Il nostro calcio non potrà più essere un divertimento per presidenti ricchi o per mecenati, quanto semmai un gioco popolare ad alti livelli”.
”Finora – ha spiegato il numero uno della Federcalco – c’è stata una sottovalutazione nell’organizzazione dei nostri club, che dovranno crescere. In tal senso, il vincolo della ricapitalizzazione è la vera novità culturale che può far si che alla guida dei club ci siano imprenditori veri, che accettano il rischio dei loro investimenti”.
Nel corso del suo intervento Abete ha anche ribadito la linea seguita dalla Figc sul controllo dei bilanci. ”Le norme di iscrizione ai campionati seguono linee di rigidità, se pensiamo che quest’anno sono stati assegnati 63 punti di penalizzazione per la mancanza di impegni che dovevano essere rispettati dai club. Ed ancora mancano gli step di verifica sui pagamenti degli stipendi dei giocatori”.
So. Gian. – www.calciopress.net
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