(Calciopress – Redazioneweb) La Procura Federale ufficializzerà oggi i deferimenti. L’inchiesta della Giustizia sportiva, coordinata da Stefano Palazzi, è stata innescata dall’inchiesta sulle partite truccate aperta dalla Procura della Repubblica di Cremona. I tempi del procedimento sportivo a carico dei club deferiti fanno ipotizzare che la Commissione Disciplinare Nazionale (CDN) possa emettere le sentenze di primo grado nel giro di circa dieci giorni.
Le pene previste. Oltre la retrocessione diretta, il parametro di riferimento per le penalità è il Ravenna che è stato penalizzato di 7 punti nel corso del campionato appena concluso. Ciò significa che la CDN potrebbe applicare una pena di circa 7 punti a illecito.
Chi rischia la retrocessione diretta? Le due società che rischiano di più sembrano l’Alessandria e l’Ascoli. Per i due club la pena potrebbero essere la retrocessione dal campionato di appartenenza nella stagione sportiva 2011-12 (rispettivamente Prima Divisione di Lega Pro e serie B). Vale a dire che la società piemontese rischia di scendere in Seconda Divisione e quella marchigiana di ripartire dalla terza serie nazionale.
Alessandria. L’Alessandria è deferita per responsabilità diretta. Il sospetto di illecito ricade su Giorgio Veltroni, presidente del club all’epoca dei fatti (ha poi ceduto la società) e quindi diretto rappresentante del club grigio. L’illecito sarebbe uno solo, consumato con il Ravenna: Buffone avrebbe contattato l’ex presidente proponendo il pareggio. Veltroni avrebbe replicato con una richiesta di tre punti.
Ascoli, Anche l’Ascoli è deferito per responsabilità oggettiva. Gli illeciti sarebbero stati commessi da tesserati (i sospetti ricadono su quattro bianconeri), Se venissero applicati i parametri di cui sopra, visto che gli illeciti potrebbero essere due, finirebbe in classifica sotto le due retrocesse Triestina e Portogruaro.
Chi rischia penalizzazioni da scontare nel prossimo campionato? Tutte le altre società coinvolte (Atalanta, Benevento, Cremonese, Ravenna, Piacenza, Sassuolo e Taranto) dovrebbero mantenere la categoria di appartenenza con una penalizzazione in classifica da attribuire nel campionato 2011-2012, la cui entità dipenderà dalle decisioni degli organi giudicanti. Il Ravenna (al quale si contesta la responsabilità oggettiva, già escluso dal campionato di Prima Divisione per irregolarità amministrative, non dovrebbe rischiare la retrocessione diretta. L’ex presidente Fabbri si era dimesso a dicembre. Le partite sotto inchiesta risalgono a febbraio, marzo e aprile. La punizione decisa dalla CDN non avrebbe effetti: le penalizzazioni potrebbero essere applicate solo ai campionati al nastro di partenza, senza uno sconvolgimento dei quadri.
Possibili ripescaggi? In serie A l’Atalanta dovrebbe partire con una pesante penalizzazione (sarebbero tre gli illeciti per i quali i nerazzurri sarebbero “oggettivamente” responsabili). In serie B se l’Ascoli fosse retrocesso in Prima Divisione (nei processi sportivi l’onere della prova è a carico dell’imputato: ci sarebbe una dichiarazione di Sommese con la quale l’ex capitano bianconero sosterrebbe che “la società era all’oscuro di tutto”), la prima società ad avere diritto al ripescaggio potrebbe essere la Triestina (il Piacenza è a sua volta deferito). In Lega Pro tutto potrebbe restare com’è (QUI i particolari). L’anno prossimo nella categoria guidata da Mario Macalli la situazione penalizzazioni, per illeciti amministrativi e sportivi, potrebbe essere comunque pesantissima già all’avvio dei campionati.
Redazioneweb – www.calciopress.net
©Riproduzione riservata