(Calciopress – Redazioneweb) La Nazionale di Cesare Prandelli si sta proiettando con grande determinazione verso Euro 2012 (QUI il punto sui nove gironi).
Il ct ha dovuto prima di tutto cancellare le tracce del grande flop azzurro nel mondiale sudafricano. Poi si è dedicato a cambiare la mentalità del gruppo, adottando uno stile più offensivo caratterizzato dal possesso palla. Adesso il suo obiettivo è perfezionare il prodotto per renderlo conforme al traguardo europeo.
“La partita con la Serbia – dice il ct il giorno dopo il Marakana di Belgrado – l’abbiamo gestita bene sul piano psicologico, della reazione alle pressioni ambientali. Abbiamo giocato con personalità, muovendo sempre la palla. Più ancora del risultato mi interessava la prestazione, ed è arrivata. Cassano per me ha giocato molto bene. Ha dimostrato una buona intesa con Rossi, si è mosso, ha tirato. Osvaldo? Ho pensato ad inserirlo, ma l’infortunio di Marchisio poi ha cambiato le cose”.
C’è ancora tempo per quale esperimento, per provare nuovi moduli: “Li prenderò in considerazione, eventualmente, se arriveranno indicazioni precise in questo senso dal campionato. Parliamo di esterni di centrocampo. Prima c’era solo Pepe, adesso se ne stanno mettendo in mostra altri. Questo gruppo sta insieme da un anno, ma se vedrò giocatori pronti a prescindere dall’età , come è stato il caso di Barzagli, questo gruppo può essere ulteriormente integrato”.
Sui singoli, un accenno particolare merita Marchisio: “Si sta perfezionando in un ruolo ben preciso, da centrocampista centrale, di interno. Ha grandissima propensione alla corse e “sente” l’area di rigore. Ricorda più Tardelli di Perrotta. Le aspettative? Facciamo un passettino alla volta. Non voglio fare il passo più lungo della gamba. Stankovic dice che l’Italia diventerà presto una delle prime tre nazionali al mondo? Speriamo. Buffon dice che è la più bella Italia per cui ha giocato? Fa piacere, è convinto di quanto stiamo trasmettendo come staff, nonostante in azzurro abbia già vinto tutto. Se mi riconosco un merito per quanto raccolto, è quello di aver diffuso entusiasmo e aver convinto i giocatori su certi concetti, tipo il centrocampo di qualità”.
Un occhio, infine all’Irlanda del Nord, avversaria martedì prossimo a Pescara (nella foto, lo stadio Adriatico dove si giocherà la partita): “Mi piacerebbe dare continuità come formazione, ma vorrei anche valutare chi ha giocato meno sinora. Quindi per la partita di Pescara devo ancora pensare bene a quali decisioni prendere. Giovinco titolare? Ci sto pensando”.
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