(Calciopress – Redazioneweb) A Coverciano (nella foto) il ct azzurro Cesare Prandelli, il giorno dopo Serbia-Italia, si lascia andare ad alcune riflessioni in controtendenza.
Il pareggio nel catino del Marakana? L’imbattibilità nel girone? La qualificazione anticipata per la fase finale di Euro 2012? Tutto ok, ma il commissario tecnico della Nazionale italiana chiede di mettere uno stop agli elogi.
“Troppi elogi mi imbarazzano, faccio fatica a rispondere”. spiega Prandelli. “Preferisco la critica anche perché, toccando ferro, ogni volta che arriva un complimento la volta dopo c’è sempre qualcosa che non va. Non so se c’è poco entusiasmo attorno a questa Nazionale: in ogni caso, è meglio tenerselo per l’Europeo”.
Il ct chiede quasi la cortesia di venire travolto da un turbinio di critiche: “Piuttosto, fatemi tante critiche. Non solo portano bene, ma è quel che ci è più congeniale in questi momenti”.
Su un punto concorda Prandelli. C’è un aspetto della gara con i serbi che ha apprezzato: “Abbiamo gestito bene la loro pressione e il loro spessore tecnico, questo è quello che dovremo fare anche in futuro. La partita di ieri ha confermato che questa squadra ha grande personalità, siamo stati bravi a non dare punti di riferimento al loro centrocampo. Nessuno ci sta a perdere, né a giocar male né a ricevere critiche”.
Redazioneweb – www.calciopress.net
©Riproduzione riservata