
Il 17 luglio il Consiglio Federale ha diramato l’elenco delle squadre ufficialmente ammesse in Prima Divisione Unica di Lega Pro (QUI tutti i dettagli).
I criteri per le procedure di ripescaggio validi per la stagione 2015-2016 sono stati resi tramite il comunicato 327/A della Figc (leggi QUI i criteri nel dettaglio).
Facciamo il punto della situazione.
– ONERI FINANZIARI. Le società interessate ai ripescaggi dovranno farsi carico della fideiussione prevista per l’iscrizione, fissata in 600.000 euro per i club nuovi entrati (contro i 400.000 euro che saranno versati dai club confermati quest’anno nella categoria). E’ stato fissato in 500.000 euro il versamento a fondo perduto. Un importo che sembra insostenibile per la quasi totalità dei club, in tempi grami come quelli che stiamo vivendo.
– STADI. In quanto all’impiantistica la normativa già in vigore lo scorso anno, che di fatto impedì il passaggio in Lega Pro alle due finaliste dei Playoff (Correggese e Akragas), non consente l’utilizzo di stadi in deroga per le società ripescate dalla Serie D (QUI i dettagli sugli stadi in deroga).
– RIAMMISSIONI.In materia di iscrizioni si prevede un’estate ancora più calda del solito in rapporto alla delicata situazione societaria di molti club e allo scandalo delle partite truccate. Il calcioscommesse induce a ritenere che, ai ripescaggi, si affiancheranno le riammissioni (leggi “Prima Divisione Lega Pro, tra ripescaggi e riammissioni“).
– FORMAT INVARIATO? La Lega Pro naviga in acque non certo tranquille. L’esito della procedura di iscrizione (con 3 club esclusi + 12 ammessi con riserva) avvalora l’ipotesi che il format federale potrebbe subire un taglio più o meno drastico. L’esagerata onerosità dei ripescaggi rappresenterebbe la scorciatoia per accelerare la riforma promessa da Tavecchio. Il Consiglio Direttivo della Lega Pro, con una nota stampa diffusa in data 08/06/2015, ha smentito qualsiasi riduzione di organico in terza serie nazionale e confermato i tre gironi (QUI il comunicato integrale), ma la realtà dei fatti non induce ad alcun ottimismo.
– RIFLESSI SULLA SERIE D. La questione riguarda molto da vicino anche la Serie D, visto che il numero di esclusioni potrebbe essere quest’anno molto alto e che l’iscrizione incombe (scadenza 30 giugno). In questa categoria, proprio per stilare una graduatoria in previsione degli eventuali ripescaggi in terza serie nazionale, si sono giocati i Playoff (QUI). Certo è che sia i paletti economici che quelli infrastrutturali potrebbero rappresentare un ostacolo insuperabile per i club di LND al momento orientati verso questa procedura.
Lui. Bel. – www.calciopress.net