E’ l’uomo del momento, o meglio, il calciatore più ricercato. Stiamo parlando di Mauricio Ricardo Pinilla (nella foto, tratta da usgrosseto.com), attaccante cileno giunto al Grosseto dopo mille peripezie. La sua carriera parte da lontano, nell’Universitade de Chile, dove in una stagione riesce a realizzare la bellezza di 20 gol in 39 presenze. Di lui in Cile si inizia a parlare proprio allora (2stagione 002-2003) e in molti scommettono su un suo roseo futuro.
Le gesta di Pinilla arrivano presto anche in Italia. La società più attenta è l’Inter, che se ne assicura le prestazioni. L’attaccante viene dirottato al Chievo Verona, dove non riesce ad esprimere il suo talento, vista l’agguerrita concorrenza in casa gialloblu. Non realizzerà nessun gol, a fronte di appena cinque presenze.
Dopo un periodo di prova viene ceduto prima al Celta di Vigo e poi allo Sporting Lisbona. In questi due club, Mauricio Pinilla non riesce a convicere. Nel 2006 approda al Racing Santander. Anche stavolta, ad attenderlo, un altro calvario.
Dopo un lungo girovagare che lo porterà anche in Scozia, Mauricio Pinnilla resta senza squadra, visto che rescinde il contratto con gli scozzesi dell’Hearts. Poi l’approdo aad altri club, tra cui il Vasco de Gama, dove non ce la fa ad esprimersi ai livelli iniziali. Proprio quando di lui si stanno perdendo le tracce, ecco che Pinilla torna in Italia dalla porta secondaria. Lo fa, dopo un periodo di prova, in quel di Grosseto. Sceglie la serie B per ricominciare il suo cammino
La Maremma sembra il posto ideale per rigenerarsi e Mauricio Pinilla raccoglie al volo l’assist offertogli dal presidente Camilli, che lo mette sotto contratto. Un connubio che porterà giovamenti ad entrambi. Sebbene il giocatore si porti addosso qualche acciacco, riesce a convincere tutti.
Oggi Mauricio Pinilla è il simbolo delle bocche da fuoco dei biancorossi. Con 14 reti all’attivo è, in questa fase di calciomercato, il calciatore più ricercato dalle compagini di serie B e anche da qualche club di serie A. Per lui si aprono nuovi orizzonti. Ma, per ora, resta il re della Maremma.
Stefano Cordeschi – www.calciopress.net