Il quotidiano inglese Guardian ha visionato in anteprima uno studio commissionato dalla Uefa. Si tratta dell’ European Club Footballing Landscape (Mappa calcistica dei club europei), ovvero un rapporto che analizza i conti economici di 732 società in possesso della licenza Uefa relativo alla stagione 2007-2008 (l’ultima per la quale si dispone di dati consolidati).
Nei prossim i giorni la Uefa renderà pubblico il rapporto (arricchito da nuovi dettagli), tuttavia è possibile anticipare che l’esito dell’analisi è deflagrante per il modello inglese. Anzi, le conclusioni sarebbero state assai peggiori se, dal conteggio, non fossero stati esclusi due club tra i più indebitati del calcio inglese. Si tratta del Portsmouth e del West Ham, ai quali in quella stagione era stata negata la licenza Uefa proprio per le critiche condizioni economiche in cui si erano cacciati.
Cosa dice dunque il rapporto a proposito dei debiti che gravano sul pianeta calcio in Inghilterra? Che le restanti 18 società della Premier League totalizzano un passivo che ammonta alla cifra stratosferica di quasi 4 miliardi di euro. Una massa debitoria talmente cospicua da equivalere al 56% dell’indebitamento totale del calcio europeo. Un dato che è quattro volte superiore al secondo campionato più indebitato, ovvero la Liga spagnola.
L’allarme della Uefa – osserva in fase di commento lo stesso Guardian – stride con l’assordante silenzio della stessa Premier League e della Football Association, che non hanno mai preso posizione sulle gigantesche esposizioni debitorie di Manchester United e Liverpool. I due club da soli, in virtù della dissennata gestione dei magnati statunitensi che ne sono proprietari, totalizzano un passivo di oltre un miliardo di euro (-723 milioni per i Red Devils di Glazer, -333 milioni i Reds del duo Gillett-Hicks).
La Premier League è, però, anche il campionato che fattura di più. Ogni società incassa infatti una media di 122 milioni di euro tra diritti tv e altri introiti commerciali. Nella Bundesliga tedesca, il dato si ferma, per avere un primo raffronto, a 79 milioni di euro per squadra.
La Uefa presenterà a breve le nuove regole correlate al fair play finanziario. Regole, accettate in linea di principio dai principali club e dai più importanti campionati europei, che prevedono tra l’altro il ripianamento dei debiti a partire dalla stagione 2012-13.
Sull’indebitamento ormai incontrollato dei club Michel Platini, presidente della Uefa e paladino del fair play finanziario, già in passato si è espresso pesantemente. Ha sottolineato che i dati dimostrano “segnali allarmanti sempre più evidenti” e che per questa ragione è necessario un intervento della Uefa per salvaguardare “la salute dei club calcistici europei”.
Stefano Mutolo – www.calciopress.net