ToroMio.net ci segnala e ci prega di diffondere un articolo che svela come lo sport in generale (non solo il calcio) sia passato nelle mani di grandi mecenati contribuendo a renderlo umanamente arido anche se le macchine dei media televisive (ma non solo loro) mostrano lo sport come un grande circo gioioso, festante e felice (”Perché gli squali non dovrebbero possedere lo sport“).
Per ottenere questo si nascondono le realtà sociali dove momentaneamente passa il circo travolgendo tutto, anche piccole comunità dove povera gente è riuscita per anni a sopravvivere. Nell’articolo è anche segnalato un personaggio come Woods sponsorizzato dalla Nike il cui contratto è equivalente al lavoro di 72.000 anni dell’operaio tailandese che lavora per la stessa Nike.
Storture evidenti del mondo ancora non globalizzato completamente, dove i valori della vita e della giustizia sociale sono ancora completamente diversi a secondo dell’angolo da cui li si guarda. L’azionariato reale diffuso e quello popolare hanno in sé una filosofia in comune, quella di riportare lo sport ai naturali proprietari: i tifosi.
In una situazione ben governata e blindata – conclude ToroMio – con un adeguato Statuto diventa difficile la presenza dello squalo (nella foto: striscione dei tifosi del Manchester United contro il magnate americano Glazer proprietario del club) e sarebbe simile a rendere lui un fenomeno di baraccone. Inoffensivo, come dentro ad un acquario, dove mangia e divora solo quello che gli è concesso.
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