Mancano poco più di 24 ore alla sfida Hellas Verona-Portogruaro, che si giocherà domani in un Bentegodi ribollente di tifo (si parla di circa 30mila spettatori presenti) e sarà decisiva per la promozione diretta in serie B.
Nella città scaligera l’attesa è altissima e la tensione si taglia con il coltello. L’Hellas ha la possibilità di ritornare in cadetteria potendo contare su una tifoseria ricompattata e coesa da tre anni di purgatorio in terza serie nazionale.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’appello scaramantico inviato ieri da una tifosa dell’Hellas e diretto al sindaco di Verona Tosi (lo potete leggere QUI da dove lo abbiamo tratto, a commento dell’articolo “Hellas, le radici profonde del tifo gialloblù”, ndr), che riportiamo integralmente e spiega meglio di mille parola cosa significhi essere una tifosa o un tifoso. E fin dove possono arrivare le paranoie che ci si portano dentro in attesa di un evento sportivo che si considera comunque epocale,
APPELLO DI UNA TIFOSA DELL’HELLAS AL SINDACO TOSI
“Lo so, in questo momento numerosi problemi affliggono l’Italia in generale e Verona in particolare e si dovrebbe parlare di argomenti più seri. Lo so, i miei anni di studio dovrebbero avermi insegnato che la superstizione altro non è che il retaggio di antichi e bui tempi passati. Lo so, come tifosa dell’Hellas, dovrei essere contenta della visibilità che ci regala il sindaco quando parla della squadra…
Eppure…. Eppure qualcosa mi turba e vorrei fare un appello pubblico al sindaco Tosi.
Sindaco, se davvero sei tifoso del Verona, se davvero non vai in curva per mere esigenze di facciata, se davvero ci tieni a vedere il Verona in serie B, accetta la mia provocazione ( tra l’altro condivisa da altri butei): evita lo stadio domenica contro il Portogruaro.
Lo so, la sofferenza sarà tanta; lo so, in curva (e ai fotografi) mancherai parecchio, ma c’è un dato oggettivo che mi impone questo appello: ogni volta che ti sei presentato in curva in pompa magna, nelle occasioni importanti, abbiamo sempre beccato memorabili batoste: ti ricordi vero La Spezia, andata e ritorno, soprattutto all’andata quando, spalleggiato da una decina di uomini della scorta sei venuto in mezzo a noi? E come scordare la settimana scorsa a Rimini, dove tanti si “toccavano” e avevano finito per crederci che la tua presenza iettatrice era solo stupida creduloneria.
E’ vero, dirai, che c’eri allo spareggio con la Pro Patria, ma sai benissimo che abbiamo segnato quando ormai avevi guadagnato l’uscita. E, naturalmente, a Reggio Calabria, non ti si è visto…
Per questo, alla faccia e rinnegando il mio spirito razionalista e facendo da portavoce da alcuni butei assai pragmatici, ti chiedo di rinunciare a venire allo stadio.
Credimi, se vinceremo, avrai guadagnato tanta riconoscenza da chi crede nei riti scaramantici e anche da chi ci ride sopra. E, se, malauguratamente, qualcosa andasse storto, beh, vorrà dire che ci vedremo nei play off, e noi avremo la conferma empirica che i riti scaramantici sono solo retaggio di un’epoca passata di creduloni.
Certa che vorrai dimostrare il tuo vero attaccamento all’Hellas, sperando coglierai questo appello (Claudia)”
Sergio Mutolo – www.calciopress.net
Hellas, il fattore Bentegodi