Con un gol di Prisco, il Potenza di mister Capuano batte il Pescina ed evita l’ultimo posto in classifica, ma non la Seconda Divisione che, com’è noto, è cosa fatta d’ufficio. E’ un risultato importante per una serie di ragioni, quella che premeva di più al tecnico lucano era di dimostrare a tutti che il Potenza non è quello descritto dalle sentenze. Sentenze che di fatto hanno falsato un campionato che i boys di Capuano hanno onorato fino in fondo. Calato il sipario sulla faccenda sportiva, ora comincia quella burocratica. Uno striscione, apparso durante la partita, la dice lunga su come potrebbero andare le cose: E ora? Un interrogativo cui bisognerà rispondere in tempi brevi se si vorranno tenere a Potenza giocatori del calibro di Catania e Frezza, giusto per fare due nomi, ma anche per far restare il tecnico, che è corteggiatissimo, ma che ha detto che se ci sarà un futuro serio firmerà in bianco. Nella settimana che ha preceduto questo incontro, se ne sono dette di tutti i colori, a partire da una “fantomatica” lettera scritta da Capuano alla Juve Stabia, che lo stesso allenatore ha smentito di aver scritto. Bhò, il calcio è anche questo e speriamo solo che ci sia una risposta seria e immediata all’interrogativo posto dai tifosi.
Ma veniamo alla gara. Capuano manda in campo la solita difesa a tre, stessa cosa per gli uomini a centrocampo, mentre affida a Catania i compiti del trequartista, schierando in avanti due punte; Magliocco e Prisco. Cappellacci, forse già con la mente ai play out, si affida ad un prudente 4-2-3-1. Il Potenza parte con il piede giusto e dopo un minuto potrebbe passare, ma è il palo a negare la gioia del gol a Prisco, la palla giunge poi a Magliocco, ma la difesa ospite sventa. Dietro suggerimento di Frezza, è di poco fuori al 6’ una bella conclusione a volo di Magliocco. Il Pescina prova a reagire, ma il tiro di Mateus è largo. Il Potenza è padrona del campo e spinge alla ricerca del gol e al 15’ Prisco, imbeccato da Iraci, ha un’altra occasione, che non si concretizza. Il pallino del gioco resta in mano ai locali e alla mezz’ora Magliocco, lanciato a rete, viene fermato per un fuorigioco quantomeno dubbio. Molto largo il tiro al 32’ di Rebecchi, mentre al 36’ il Potenza confeziona un’altra bell’azione fallendo il vantaggio, che sarebbe stato meritato. L’inesauribile Frezza va sulla fascia e scambia con Prisco che fa da sponda per Catania che con una botta secca al volo cerca il gol, trovando però l’opposizione della traversa. Barbato spezza un’incursione di Rebecchi un paio di minuti dopo e prima del riposo Ferraresi calcia sulla barriera una punizione.
Parte a testa bassa anche nella ripresa la squadra di casa e al 2’ arriva il meritato vantaggio. Catania, sempre lui, mette in mezzo un preciso cross per la testa di Prisco, Merletti neutralizza la prima conclusione, ma nulla può sulla seconda dell’attaccante, che in mezza rovesciata mette in porta. Inutile dire verso chi sono corsi i giocatori. Il gol scuote gli uomini di Cappellacci, che si fanno vedere dalle parti di Della Corte con una prolungata azione, che sfuma per l’intervento di Taccola. Cinque minuti dopo ci prova Mateus, ma il suo colpo di testa non impensierisce Della Corte. Al 20’ il Potenza potrebbe chiudere i conti; Catania serve palla a Frezza che di prima intenzione mette in mezzo per Prisco che però si fa anticipare. Lo stesso attaccante “si ripete” un minuto dopo. Aquino, subentrato a Magliocco, non riesce a sfruttare al meglio un bell’assist di Prisco e al 27’ Della Corte viene chiamato in causa da Locatelli. Con il passare dei minuti la gara perde d’intensità, il Potenza controlla agevolmente il Pescina. Al 30’ i locali reclamano un rigore per un fallo di mani in area avversaria, ma l’arbitro lascia correre. Nella parte restante della gara il Potenza da spazio ai giovani Grillo e Gerardi, e dopo 4’ minuti di recupero arriva il triplice fischio finale con i giocatori che vanno a prendersi gli applausi sotto la curva. Quest’anno non ci sono state le lacrime dello scorso anno, ma l’amarezza è maggiore, perché una sentenza senza senso non ha permesso che il campionato si svolgesse in maniera regolare. C’è da riflettere e non poco.
POTENZA-PESCINA VG 1-0
POTENZA: Della Corte, Barbato, Chiavaro, Berardi, Taccola, Iraci, Frezza, De Simone, Prisco (38’ st Grillo), Catania (42’ st Gerardi), Magliocco (18’ st Aquino). A disp.: Di Matteo, Giannusa, Mazzetto, Profeta. All.: Capuano
PESCINA VG: Merletti, Locatelli, Suriano, Ferraresi, Petitto, Di Bella, Rebecchi (20’ st Nigro), De Angelis, Bettega (40’ st Letta), Cipolla (43’ st Catalli), Mateus. A disp.: Bifulco, Scardola, Francisci, Cornacchia. All.: Cappellacci
Arbitro: Adducci di Paola (Di Carlo Carla e Abruzzese Lucia)
Reti: 2’ st Prisco
Note: spettatori 2000 circa. Ammoniti: Berardi, Taccola e Gerardi del Potenza. Corner 5 a 3 per il Potenza. Recupero 0’+4’
Antonio Croglia – www.calciopress.net