Domenica scorsa si è giocata allo stadio Adriatico la partita Pescara-Hellas Verona, gara di ritorno dei playoff del girone B di Pima Divisione valida per la promozione in serie B. La squadra abruzzese ha prevalso ed è salita in cadetteria dopo tre anni trascorsi in terza serie nazionale.
Erano presenti al seguito della squadra 2mila tifosi gialloblù, che sono stati sistemati come di consueto nel settore ospiti. Al rientro numerose le rimostranze dei sostenitori scaligeri – sui media locali e sui siti internet – per il trattamento subito da parte di quelli abruzzesi.
Il giudice sportivo ha sanzionato il Pescara con una multa di 12 mila euro, ritenuta iniqua rispetto a quella di 10mila euro inflitta al Verona per «discriminazione territoriale» (ovvero per i cori intonati durante la partita dai tifosi scaligeri contro i sostenitori e i giocatori del Pescara).
A questo punto tre deputati della Lega Nord (Alessandro Montagnoli, Matteo Bragantini e Giovanna Negro) hanno presentato un’interrogazione al ministro Roberto Maroni in cui denunciano il trattamento riservato ai tifosi veronesi. Allo stadio Adriatico avrebbero trovato topi morti e pesci marci nel settore a loro riservato, con le ringhiere cosparse di topicida e mastice sulle gradinate.
L’interessamento dei politici alla vicenda è trasversale. Infatti ha preso posizione anche il parlamentare del Pd Giampaolo Fogliardi che ha scritto al sindaco di Verona Flavio Tosi sollecitandolo a intervenire sul trattamento ricevuto da squadra, tifosi, giornalisti e amministratori veronesi a Pescara: “Verona non merita di essere presa a pesci (marci) in faccia”.
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