Regna la confusione ai vertici del calcio italiano. Il presidente della Serie Bwin, Abodi, è stato dichiarato decaduto dalla Corte di Giustizia Federale e si è dimesso dall’incarico. Gli attriti tra Lega Serie A e Figc non si attenuano: Beretta insiste con Abete per avere più potere all’interno della Federcalcio. La modifica dello statuto federale (affidata a Tavecchio) e la riforma dei campionati (messa nelle mani di Macalli) sono di là da venire.
In questo contesto, di per sé già desolante, si inserisce la grana di un possibile sciopero dei calciatori. Stamattina Sergio Campana (nella foto), presidente dell’Associazione Italiana Calciatori ha in programma una conferenza stampa a Milano, che farà seguito alla riunione con alcuni rappresentanti dei calciatori. All’ordine del giorno il contratto collettivo scaduto e non rinnovato.
Si respira aria pesante. I giocatori sembrano orientati verso lo sciopero, che potrebbe essere fissato alla terza giornata di campionato, vale a dire il prossimo 18 e 19 settembre. In alternativa circola l’idea di ritardare di un’ora l’inizio delle partite.
L’Assocalciatori non condivide buona parte delle proposte avanzate dalla Lega di Serie A. Ieri c’è stato un serrato giro di telefonate con i grandi club. Alle condizioni illustrate dal presidente della Lega, Maurizio Beretta, Campana non ci sta e pensa di andare allo sciopero.
Il presidente dei calciatori illustrerà oggi i suoi punti di vista. Decisivo l’incontro in programma lunedì con la Federazione, che proverà a fungere da arbitro tra le due parti.
So. Gian. – www.calciopress.net