La Lega Pro del presidente Mario Macalli torna a vivere giorni difficili. Dieci club di terza e quarta serie sono stati deferiti dal Procuratore Federale su impulso della Covisoc e attendono le decisioni della Commissione Disciplinare Nazionale, con grave rischio di uno stravolgimento delle classifiche dei rispettivi gironi di Prima e Seconda Divisione.
Cominciano intanto a scoppiare i primi focolai di crisi, con alcuni club in difficoltà dal punto di vista societario. Da Andria, squadra che milita con alterne fortune nel girone B della prima Divisione, giunge notizia che il club ha imposto il silenzio stampa a tutti i tesserati a tempo indeterminato. Autorizzato a parlare solo l’amministratore delegato Nuccio Troia.
Si registrano inoltre le dimissioni dai rispettivi incarichi di Nicola Canonico e Riccardo Fusiello, rispettivamente presidente e presidente onorario della società azzurra. La decisione è maturata a seguito delle “veementi e indecorose minacce rivolte nel dopo partita di Andria-Juve Stabia, da parte di alcuni ultras andriesi” verso lo stesso Canonico. La stessa nota aggiunge che “si possono accettare anche reiterate contestazioni, ma arrivare a minacciare in maniera del tutto mirata, quasi premeditata, e personale non è ammissibile”.
Il comunicato ufficiale conclude sottolineando “l’assenza da parte dell’Amministrazione Comunale in questi quattro mesi di lavoro, che non ha convocato i vertici della Società, quantomeno per discutere di un patrimonio cittadino quale l’A.S.Andria rappresenta; anche dopo la verbale aggressione di domenica, non sono pervenute chiamate o lettere di vicinanza da parte di alcun componente dell’amministrazione cittadina. Adesso la Società si augura il loro intervento per il proseguo del cammino”.
Con le dimissioni di Canonico e Fusciello, il CdA si deve ritenere decaduto. Per oggi è stata convocata l’Assemblea generale dei Soci per garantire l’amministrazione della società.
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