In tempi di vacche magre e di stadi semivuoti, i diritti televisivi diventano sempre più fondamentali per tenere a galla i bilanci delle venti società di Serie A Tim. La Lega del presidente Beretta (di cui si ventilano possibili dimissioni per passare a un incarico di prestigio in Unicredit) lavora già al rinnovo del contratto con le pay tv per il biennio 2012-14.
Nei giorni scorsi si è svolta la prima riunione tecnica, necessaria a tracciare le linee guida per la vendita collettiva dei diritti tv secondo la legge Melandri-Gentiloni per il periodo successivo al biennio in corso. Il progetto della serie A sarebbe quello di passare da accordi biennali ad accordi triennali, come avviene nei principali Paesi europei.
In occasione dell’appuntamento fissato per martedì della prossima settimana, probabilmente negli uffici dell’advisor Infront, potrebbe essere elaborata una prima bozza del documento attuativo per portarlo in Assemblea entro il mese di febbraio. Scottati dall’esperienza Dahlia tv, i venti club della massima serie nazionale vogliono arrivare a una rapida approvazione del progetto.
I relativi bandi di gara saranno fissati in modo di procedere all’asta entro il termine della corrente stagione, in modo da evitare la negativa esperienza vissuta in passato per i continui ricorsi di Conto Tv e per il coinvolgimento della commissione Antitrust. Non si vuole correre il rischio di trovarsi in braghe di tela all’ultimo tuffo. L’impegno della commissione e di Infront è dunque di creare pacchetti il più conformi possibile alle normative in atto, onde parare qualsiasi intoppo.
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