(Calciopress – Sergio Mutolo) “Si è esiliato Dante poeta divino, figuriamoci te illustre ciabattino”. Lo striscione affisso ai cancelli dello stadio Franchi dal Viola Club Settebello, il più antico della Curva Fiesole, ha lasciato il segno.
Il brutto momento della Fiorentina allenata da Sinisa Mihajlovic sta contribuendo ad alimentare nella tifoseria gigliata un misto di rabbia, delusione e disincanto. Montano le polemiche verso i fratelli Andrea e Diego Della Valle, accusati di occuparsi troppo poco del club e di lasciarlo andare in qualche modo alla deriva.
Lo striscione di ieri non è stato certo il primo ironicamente critico verso i patron marchigiani, alla guida della società dall’estate 2002. Tuttavia la scritta in vernice rossa, vergata sul panno bianco di circa cinque metri esposto davanti al Bar Marisa (ritrovo storico dei sostenitori viola), è apparsa da subito molto pesante nel contenuto. La dirigenza non ha preso una posizione ufficiale, ma ai Della Valle (molto attenti alla loro immagine) la cosa non è affatto piaciuta.
Qualcuno teme addirittura che la protesta possa estendersi e macchiare l’Antognoni day in programma al PalaMandela. Sul punto Giampaolo Indomenico, da poco rieletto alla presidenza del Settebello (il gruppo autore dello striscione incriminato), ci tiene a precisare: “Cosa c’entra la festa per Giancarlo con lo striscione polemico nei confronti della società? Per favore non mescoliamo il sacro col profano e badiamo a non strumentalizzare, perchè non mi sembra che le due cose camminino di pari passo”.
Intanto la tifoseria viola si spacca sull’iniziativa presa dallo storico club viola. “Giusto stimolare i Della Valle, ma striscioni come quello del Settebello non costruiscono nulla e non rispecchiano il pensiero di tutti i tifosi”, dice Filippo Pucci, presidente del Centro Coordinamento Viola Club. Ribatte Stefano Sartoni, uno dei leader della curva Fiesole: “Chi fa una cosa se ne assume le responsabilità. Quindi chiedo e mi chiedo: se i Della Valle se ne vanno, chi verrà al loro posto?”.
Il fatto è che la gran parte dei tifosi e della città di Firenze, in assenza di alternative praticabili, continua a ritenere i Della Valle l’unica certezza per il club. Perché è il futuro che preoccupa Firenze, più della classifica attuale. In questo senso i tifosi si aspettano quanto prima, da una proprietà che in passato ha cavalcato grandi progetti, un ritorno di fiamma verso la squadra viola.
Nell’attesa, che si sta facendo esasperante, si potrebbe diffondere un disfattismo che non porta da nessuna parte. Come abbiamo scritto su Calciopress i Della Valle sono una risorsa per Firenze (QUI i particolari, ndr), ma anche Firenze è una risorsa per i Della Valle.
Per il bene della squadra viola, radicata nel tessuto cittadino come poche, sarà bene che le due parti se ne rendano conto. E lo facciano quanto prima.
Sergio Mutolo – www.calciopress.net