(Calciopress – Lui.Bel.) Parola di Giuseppe Marotta (nella foto). Il calciomercato della Juventus non è ancora finito, ci mancherebbe (QUI i particolari). All’appello mancano almeno altri due arrivi, ma potrebbero anche salire a tre. Il club bianconero vuole mettere nelle mani del suo nuovo tecnico, Antonio Conte, una rosa di primo livello. Le due partite giocate ieri al San Nicola di Bari con Inter e Milan per il Trofeo Tim, hanno confermato la bontà del lavoro finora compiuto dall’ex allenatore del Siena (QUI i particolari).
Attesi altri 2 o 3 rinforzi. Marotta, al suo arrivo in Lega per partecipare all’assemblea straordinaria della Lega serie A, è stato chiaro: “Sappiamo che dobbiamo migliorare. Vogliamo soddisfare le esigenze dell’allenatore. Ci sono ancora dieci giorni di mercato in cui può succedere di tutto. Ci sono ancora dei tasselli mancanti e noi siamo vigili su tutte le opportunità che il mercato ci offre, ma non mi sembra corretto fare nomi. Dico solo che siamo attenti e vigili”. Sul numero il dirigente bianconero si sbilancia: “Possiamo prevederne massimo tre e minimo due”.
Giaccherini si, Giaccherini no? In quanto a Giaccherini del Cesena, Marotta glissa: “Se ne parlerà già oggi con i dirigenti del club romagnolo? Specificamente no, ma in assemblea di Lega si parla un po’ di tutto”.
Conte promosso a pieni voti. Il diggi promuove il precampionato della Juve ed elogia il suo nuovo tecnico. “C’è da sottolineare l’ottimo lavoro di Conte, un allenatore giovane, con motivazioni, voglia di fare e un grande senso di appartenenza. Assieme vogliamo creare una squadra di qualità, in campo ci vanno i giocatori ma al momento le premesse sono positive e siamo molto contenti”.
Contributo di solidarietà dei calciatori. Marotta chiarisce la posizione della Juventus sul contributo di solidarietà, precisando che la esporrà nell’assemblea della Lega di serie A in corso a Milano: “Il comparto del calcio italiano è uno dei maggiori contribuenti, visto che il costo del lavoro si aggira intorno ai mille milioni di euro, di cui 500 vengono versati da società e tesserati in tasse e contributi previdenziali. Davanti a un contributo straordinario, è giusto e doveroso che i calciatori rispondano positivamente. Ci sono posizioni diverse fra i protagonisti del governo dell’Assocalciatori: Grosso, Tommasi e Calcagno si sono espressi in modi diversi uno dall’altro. Noi club ci rimettiamo al buonsenso dei giocatori ma soprattutto all’evidenza dei fatti. Da un punto di vista fiscale, sarebbe assurdo che le società pagassero e i giocatori avessero la possibilità di dedurre il contributo”..
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