(Calciopress – Lui. Bel.) Molti passi indietro per la Juventus di Antonio Conte nel Trofeo Berlusconi. Contro un Milan spuntato e fortemente rimaneggiato (in campo c’erano solo sei titolari e solo tre hanno disputato tutti i 90’), la squadra bianconera ha mostrato molti limiti. Non solo in difesa (QUI i particolari), ma anche sulle fasce: un settore fondamentale nel 4-2-4 dell’ex allenatore del Siena.
Enigma Krasic, equivoco Vidal. Al momento Krasic è uno dei punti deboli della squadra, in un settore focale per il modulo tattico di Conte. Il serbo non ha ancora assimilato le lezioni del suo tecnico. E’ una specie di palla al piede. Il cileno Vidal, come ala sinistra, ha fatto flop. Se è vero che l’ex Bayer Leverkusen è un giocatore assai duttile, bisogna stare attenti a non trasformarlo in un equivoco tattico. Fare l”esterno sinistro “alto” in un 4-2-4 offensivo come quello della Juve non è proprio il suo mestiere. Per non snaturarne il ruolo va utilizzato a supporto di Pirlo (in competizione con Marchisio) o come trequartista, in un 4-3-1-2 che vedrebbe il sacrificio dell’attuale mediocre Krasic.
Marotta costretto ad accelerare. Alla ripresa, fissata per domani pomeriggio a Vinovo, ci sarà da mettere a punto gli schemi per affrontare l’Udinese in campionato. Un avversario ostico come poghi. Antonio Conte metterà la squadra di fronte ai suoi troppi balbettamenti e a quel primo tempo davvero assai mediocre. Marotta si è detto pronto a riaprire i giochi, che non ha mai considerato chiusi (QUI i particolari). Il fatto è che mancano solo sei giorni all’inizio del campionato e dieci al termine del mercato. Se la Juventus aspira allo scudetto, come sostengono i suoi dirigenti, è tempo di dare un’accelerata al progetto.
Rinforzi in difesa urgono.E’ fondamentale ricostruire una decente coppia di centrali difensivi. E’ previsto l’arrivo di uno tra Alex e Lugano. Potrebbero venire a Torino anche tutti e due, come sarebbe auspicabile viste le falle della difesa bianconera in quel settore, se il deludente Bonucci si decidesse ad accettare il trasferimento allo Zenit San Pietroburgo di Spalletti.
Fasce esterne sono ricaricare. Potrebbe arrivare a breve Giaccherini dal Cesena, duramente contestato in tribuna dai tifosi romagnoli durante la gara di Tim Cup con l’Ascoli per il mancato rinnovo del contratto. Ma da solo il brevilineo esterno non può certo cambiare le carte in tavolo. E poi non è un doppione del collaudato Pasquato? Non varrebbe la pena tenersi allora il giovane talento fatto in casa? Occorre piuttosto che sulla fascia sinistra si piazzi quanto prima un giocatore di grande spessore. Per intenderci uno tra Elia, Perotti, Afellay e Vargas. In carenza, il modulo tattico di Conte nasce già monco.
Problemi anche in attacco. Domani verranno valutate le condizioni di Matri. Il giocatore ha la caviglia sinistra dolente e un suo forfait sarebbe una vera iattura. In mancanza dell’infortunato cronico Iaquinta (fermo ai box per altri quaranta giorni), Conte ritrova Quagliarella. Da domani anche Pepe, Martinez e Toni rientreranno nel gruppo. Si tratta comunque di attaccanti che, salvo Quagliarella, sono reduci da una stagione davvero deludente. Il loro effettivo contributo al progetto tattico di Conte resta un enigma. Per fortuna cresce l’intesa tra il sempreverde Del Piero e l’ex romanista Vucinic (nella foto), usciti entrambi promossi dall’esame Milan.
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