Le perdite del calcio europeo sono in crescita esponenziale. Nel 2011 hanno toccato la cifra astronomica di 1,7 miliardi di euro. Sono alcuni dei dati più significativi contenuti nella ‘Quinta relazione sulle licenze per club‘ diffusa dalla Uefa (QUI e QUI i particolari).
A fronte di queste perdite si segnala il fatto che i ricavi restano sostenuti: 13,2 miliardi di euro nel 2011 per i club continentali di prima divisione e una crescita del 24% rispetto al 2007. Un dato straordinario, come evidenzia la Uefa nel documento di 124 pagine, considerando il periodo di recessione dell’economia.
”Il quadro economico di austerità non semplifica il lavoro dei club ma ha aumentato la consapevolezza sulla necessità di agire senza ulteriori indugi. La crisi economica ha reso più complesso l’accesso alla liquidità in molti paesi e molte società devono convivere con le limitate disponibilità economiche. Se i comportamenti non cambieranno, per i club aumenteranno i rischi di fallimento”, afferma Andrea Traverso, numero 1 della struttura che si occupa di Licenze e Fair Play finanziario.
Le nuove norme introdotte dalla Uefa e dal Fair Play Finanziario ”stimolano lo spostamento degli investimenti dal breve al medio-lungo termine, per evitare che il calcio diventi una competizione riservata a poche squadre”.
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