A conferma del momento difficile che sta passando la governance della terza serie nazionale (QUI e QUI), non si è fatta attendere la risposta del consigliere federale Gabriele Gravina al comunicato ufficiale diffuso dal Consiglio Direttivo che si è tenuto oggi nella sede di Firenze della Lega Pro (QUI).
Gravina ha infatti rilasciato alcune dichiarazioni, riportate dal sito tuttomercatoweb.com, per replicare punto su punto.
“L’odierna riunione del consiglio direttivo della Legapro è la chiara dimostrazione della inadeguatezza dell’attuale governance e dell’azione contro ogni rispetto delle regole democratiche. Il comunicato del direttivo recita che sono state legittime le procedure adottate dall’assemblea del 15/12/2014, ed è esattamente la tesi della maggioranza delle società che ha bocciato il bilancio e che ha sfiduciato l’attuale governance. La stessa non ha alternative:deve dimettersi.
Infatti nella stessa assemblea è stata presentata, in base all’art. 9 comma 3 dello statuto, la richiesta di convocazione di una successiva assemblea con all’ordine del giorno la revoca dell’attuale governance e la elezione della nuova.
Non aver dato seguito a tale richiesta e’ una grave e palese violazione delle norme statutarie e, quindi, il presidente di lega andrebbe deferito alla Procura Federale e il Presidente Tavecchio ha l’obbligo di intervenire.
Nel comunicato si dice che sarà inviata la documentazione dell’assemblea al Presidente Federale. È bene ricordare che i termini per tale adempimento erano stati fissati per il 28 dicembre 2014 e, quindi, un’altra violazione è stata confessata.
In conclusione, l’assemblea si è svolta nella piena legittimità; il comportamento del Presidente e del direttivo è illegittimo, poiché non ha rispettato le scelte deliberate.
Nel comunicato si parla di bilancio da approvare attraverso un commissario ad acta: non esiste questo istituto nelle norme federali, pertanto chi lo propone andrebbe mandato a casa per manifesta inadeguatezza nel governare. In quanto alle firme apposte sul documento presentato, il 24/12/2014 da sedici club è semplicemente vergognoso ciò che si adombra.
La Procura Federale riceverà il documento con le firme apposte sapendo che l’azione promossa è volta sola a prendere tempo.
Per quanto riguarda gli atti, è evidente che ognuno si tutelerà davanti alla procura della Repubblica.
Il 5 gennaio 2015 è stato presentato il documento con 33 firme di club, è un chiaro segno politico di sfiducia senza appello. Le firme ad oggi sfiorano le 40 e aumenteranno nei prossimi giorni.
In conclusione, adesso basta! Vadano a casa, non hanno idea di cosa sia il rispetto delle regole democratiche. Invito Carlo Tavecchio a far rispettare ciò che lo statuto prescrive ed allontanare chi viola le norme”.
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