Alla scadenza del termine perentorio per la presentazione della domanda di iscrizione al campionato 2016-17 di Prima Divisione Unica della Lega Pro, nonostante le intrinseche difficoltà economiche segnalate a carico di molte società 52 dei 54 club aventi diritto sono riusciti (almeno formalmente) a mettersi in regola.
Al momento sono già scesi a 51 visto che, dopo Martina Franca e Sporting Bellinzago, anche la Virtus Lanciano avrebbe ufficialmente alzato bandiera bianca.
Adesso i nodi stanno venendo al pettine. Il ripristino del format a 60, programmato dal presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, rischia seriamente di essere messo a repentagli0 (“Iscrizione Lega Pro 2016-17, il format si sgonfia?“)
Entro martedì 12 luglio la Covisoc e la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi comunicheranno alle società l’esito della loro istruttoria, inviandone copia per conoscenza alla Figc e alla Lega di Firenze.
Nulla è dato sapere, se non a livello delle solite e stranianti voci di corridoio, sul numero di club che saranno bocciati in prima istanza.
Entro il termine perentorio delle ore 19 di venerdì 15 luglio le società interessate dalla non ammissione potranno presentare ricorso avverso la decisione negativa della relativa Commissione.
Il ricorso deve essere depositato presso la Commissione competente. Gli adempimenti che hanno comportato la bocciatura dovranno essere stati sanati. Per quanto riguarda i soli criteri infrastrutturali, la scadenza viene spostata a sabato 16 luglio.
Il tempo stringe. La crisi morde. Le piazze spingono. Spuntano i soliti salvatori della patria, quelli che metteranno magicamente le cose a posto in 48 ore. Si cerca di sistemare all’ultimo tuffo situazioni disperate che durano in certi casi da anni.
In barba a gravi inadempienze e bilanci comatosi il rischio che si corre è mettere dentro a tutti i costi il maggior numero possibile di club, per avvicinarsi al format di 60 e ridurre al minimo i ripescaggi.
Se ciò accadesse molte società verrebbero comunque schierate al nastro di partenza già gravate da un numero variabile di punti di penalizzazione, in virtù dei cavilli legali che hanno disastrosamente alterato il risultato sportivo delle ultime stagioni di Lega Pro (“Lega Pro 2016-17, è arrivato il momento del rigore“).
Davvero si vuole che anche quest’anno vengano ammesse società decotte e con un piede nella fossa? Quando si smetterà di vedere il bicchiere mezzo pieno, anzichè tristemente vuoto qual è? Quando si dirà basta? Quando arriverà il momento del rigore, del quale la terza categoria professionistica del calcio italiano ha un bisogno cruciale per rinascere dalle sue ceneri? Quando partirà, infine, il nuovo corso promesso dalla Lega Pro della governance Gravina? Queste sono le domande.
Se non ora, quando?
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“Iscrizione Lega Pro 2016-17, lo scoglio fideiussione“
Sergio Mutolo – www.calciopress.net