La terza serie nazionale guidata dal presidente Gabriele Gravina sembra non trovare ancora pace. La Federcalcio ha ammesso 56 club al campionato di Serie C 2018-19 >>> LEGGI QUI la suddivisione per aree territoriali e per regioni, che saranno integrati a 60 ricorrendo alla procedura dei ripescaggi da completare entro la fine di luglio.
Il format, però potrebbe essere messo da subito a rischio per vicende che coinvolgerebbero due delle società ammesse e una terza appena retrocessa. Cerchiamo di capire meglio come stanno le cose.
Il Bisceglie si appella ai tifosi per garantire la sopravvivenza del club. Lo fa per mezzo della propria pagina Facebook ufficiale, con un comunicato nel quale li esorta a contribuire al salvataggio del club. La deadline imposta dal presidente Canonico è fissata per la giornata di domani. Il dirigente, dopo il tentativo fallito di fondersi con il Bari, vuole cedere il titolo sportivo pur con la squadra già ammessa in Serie C.
In quanto al Matera l’allarme lo ha lanciato l’AIC, che ha diffuso un comunicato ovviamente ripreso dagli organi di stampa. L’Assocalciatori ha sottolineato con una nota che “5 ex tesserati non hanno ricevuto contributi o stipendi maturati dal mese di dicembre 2017 a quello di maggio 2018” e che “non risultano ancora corrisposti a 2 calciatori gli importi dovuti, per il primo nei mesi di novembre e dicembre 2017 e per il secondo nei mesi di gennaio e febbraio 2018, a titolo di incentivo all’esodo”. Conclude la nota che “le regole in tema di ammissione ai Campionati Professionistici esplicitamente imponevano il pagamento delle retribuzioni e delle somme dovute a titolo di incentivo all’esodo ai fini della concessione delle Licenze Nazionali”.
Immediata la contromossa del Racing Aprilia (ex Racing Fondi appena retrocesso in serie D). Il club laziale chiede la retrocessione del Matera e la propria riammissione in Serie C. Il ricorso, per il tramite dell’avvocato Cesare Di Cintio, sarebbe stato già presentato in FIGC.
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