Serie A Femminile: le sorprese (negative e positive) della 5a giornata di campionato

L’Inter passa in casa del Como e si conferma capolista. Risultato molto bugiardo. La partita l’hanno fatta le ragazze di Sebastian de la Fuente, sciorinando un gioco che è davvero una gioia per gli occhi. La iella si è accanita però contro le padrone di casa, che hanno centrato ben tre traverse. Molto ciniche le nerazzurre di Guarino, brave a colpire nelle sole occasioni da rete che si sono presentate. Come è tipico delle grandi squadre. Si è sentita più del previsto l’assenza di Chawinga, ma Polli (ormai pienamente recuperata) ha centrato una doppietta che ne certifica il completo recupero. Le comasche devono solo continuare così, perché la fortuna non può continuare a girarti le spalle oltre un certo limite.

Fiorentina troppo forte per un Sassuolo sempre più evanescente. Piovani se ne torna a casa con due gol su groppone, un solo punto in classifica e tantissime gatte da pelare. Le neroverdi sono un complesso scadente. Clelland è l’ombra della bomber travolgente vista l’anno scorso (certo pesa, alle sue spalle, l’assenza di Bugeja e Cantore…). Goldoni non pervenuta. Bellucci e Mella subito sostituite. Anche l’ottima Filangeri travolta dal mezzo disastro generale. Viola in gran spolvero e Panico in sollucchero. Una squadra che si era persa l’anno scorso e che si è ritrovata.

Il Milan non dà scampo alla Sampdoria. La doppietta di Asslani vale la rimonta della splendida rete del vantaggio ospite segnata da Baldi. Il risultato sta parecchio stretto alle rossonere di Ganz, che hanno dominato in lungo e in largo sbagliando ghiotte occasioni da rete. Un buon segnale per l’intensità del campionato, che ha bisogno di un Milan all’altezza. Le blucerchiate di Cincotta, toste e mai dome come il loro mister, avranno modo di rifarsi contro avversarie più compatibili. Oggi il divario tecnico in campo è stato quasi esagerato.

Il risultato finale può trarre in inganno. La Juventus, per superare a Vinovo il Pomigliano ultimo in classifica, deve aspettare che le campane vadano in inferiorità numerica e affidarsi alla solita magia di Sofia Cantore. Una semplice fase di difficoltà oppure nell’organico a disposizione di Montemurro si sono aperte falle da riparare? La Juventus, ora come ora, è davvero attrezzata per battersi su due fronti secondo gli alti paradigmi che le sono propri?

La Roma ci mette solo mezzora per frantumare la resistenza del Parma, in balia del gioco strabordante delle giallorosse di Spugna per quasi tutta la partita. Le capitoline attraversano un momento di forma strepitoso. La velocità del gioco espresso e l’ampiezza della rosa sono le armi vincenti. Solo la bravura del portiere Capelletti contiene il risultato entro numeri non tennistici nel primo tempo. La rete di Giacinti è di una bellezza mozzafiato. Haavi (autrice di una doppietta) e Greggi sono due forze della natura. Preoccupazione per l’infortunio muscolare di Giugliano, che può compromettere la convocazione in Nazionale. Nota di merito per Pirone, grintosa come sempre e vera anima di una squadra agonisticamente scialba. Il Parma non può che inchinarsi allo strapotere della Roma e rinviare a un’altra occasione le velleità di fare punti preziosi per la classifica.

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