La ‘meglio gioventù’: per dare sostenibilità alla Serie A Femminile e costruire una nuova generazione di tifosi

Il passaggio al professionismo della Serie A Femminile rende (a nostro modo di vedere) ineludibile il potenziamento dei settori giovanili, che ne rappresentano l’ossigeno.

La cura dei vivai sarà cruciale per assicurare al sistema un futuro sostenibile. Una questione prettamente economica ma anche tecnica, in quanto legata alla effettiva crescita del numero di tesserate e al necessario ricambio generazionale.

La crisi economica innescata dalla pandemia modificherà totalmente l’approccio anche del mondo pallonaro maschile e farà saltare molti schemi ormai decotti. Al versante femminile occorrerà molta lungimiranza, sostenuta da innovazione ideativa.

La visione sociale del calcio, inteso come virtuosa integrazione del club con il territorio in tutte le sue espressioni, troverà terreno fertile in un’attenta riconsiderazione del ruolo che sarà attribuito alla meglio gioventù del contesto di riferimento.

👉🏿 Solo iniziative volte in questa direzione potranno dare linfa. Si tratta di pescare nelle nuove leve, di rinnovare il movimento per farlo uscire in modo definitivo dall’era pionieristica e di assicurare ai club un futuro compatibile (nella foto Chiara Beccari, titolare in serie A del Como di mister Sebastian de la Fuente, con la maglia azzurra della Nazionale Under 19).

👉🏿 Così sarà possibile, anche e soprattutto, avvicinare le bambine al calcio e far lievitare una nuova generazione di tifosi.

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