Il senso di ‘Calciopress’ per tutta la piramide del calcio femminile, per i suoi tifosi e per la ‘meglio gioventù’

“Abbiamo molto tempo davanti a noi
per creare sogni che non possiamo
nemmeno immaginare di sognare”
(Steven Spielberg)

     Calciopress è nato circa venti anni fa per seguire le vicende della Lega Pro (la vecchia serie C). La narrazione delle storie, variegate e drammatiche, connesse alla terza serie nazionale maschile è stata un training fondamentale.

     Con questo carico di vicende alle spalle abbiamo scelto, e questo è il nostro terzo anno, di focalizzare la nostra attenzione sul pianeta calcio femminile. La molla? Le dinamiche, la passione delle giocatrici e dei protagonisti a tutti i livelli, la possibile costruzione di modelli territoriali innovativi, il ‘plusvalore’ dell’anima dilettantistica che ha portato il movimento al punto in cui ora si trova e che di fatto ha consentito – a partire da questa stagione – l’inizio dell’era professionistica.

     Accade però che le cose cambino molto in fretta anche in un movimento che si credeva al riparo da un certo tipo di contaminazioni. L’aziendalismo in senso stretto, talora incurante delle dinamiche emozionali che sono il pilastro di questo sport, potrebbe farsi travolgere dal business. La Serie A Femminile, infatti, è diventata un circuito chiuso. Nella stagione 2022-23 i club ammessi sono appena dieci.

     Una vera e propria Superlega. Un circolo elitario aperto a pochi soci privilegiati. Una soluzione che certo potrebbe fare da traino a tutto il resto del movimento (e tutti lo auspicano) come pure cancellare in modo definitivo le favole che hanno alimentato e alimentano questo sport. Favole che sono ormai fuori tempo massimo, a voler essere del tutto sinceri, considerate le problematiche economiche che incombono sul calcio italiano.

     In un mondo pallonaro sempre più kafkiano, a prescindere dal genere, il vero pilastro restano secondo noi i tifosi. Anche loro, però, stentano a comprendere le dinamiche distorte che li stanno trasformando in canne al vento. I tifosi rappresentano il lato etico del calcio, l’ancora di salvezza alla quale appigliarsi per sperare in un futuro sostenibile.

     Il compito degli addetti ai lavori è dunque di tenerli informati sul reale stato di fatto delle cose e non limitarsi a un (arido?) cronachismo, spesso copia-incolla. I tifosi vanno coinvolti nelle criticità del sistema per provare a diventare artefici di quel cambiamento epocale che non può che partire dal basso. Dalle fondamenta.

     Con questo spirito e con queste premesse Calciopress continuerà a seguire le dinamiche di tutta la piramide del calcio femminile (perchè è dalle fondamenta che si costruisce un palazzo), della Serie A Femminile e di tutte le Nazionali – soprattutto quelle giovanili (che rappresentano l’apice del sistema) – con il loro carico di bellezza, passione, emozioni e criticità. 

Nella foto: Manuela Sciabica, classe 2006, Nazionale Under 17 Femminile, che ha debuttato in Serie A con la maglia del Sassuolo.

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