Il futuro del calcio femminile passa attraverso le Nazionali: le Azzurre e le Azzurrine sempre nel centro del mirino

Il momento storico è cruciale per tutto il movimento. Il passaggio al professionismo della Serie A incanala la piramide del calcio femminile verso un futuro ancora tutto da costruire.

Una sfida da giocare, e possibilmente da vincere, in nome delle falangi di ragazze che per decenni hanno sfangato sui campi di tutta Italia per arrivare a questo risultato.

Quando si parla di Nazionale, non bisognerebbe mai usare il singolare. Se l’apice delle rappresentative azzurre è quella guidata da Milena Bertolini, le altre non sono certo da meno.

La Under 23 di Nazzarena Grilli, la Under 19 di Selena Mazzantini, la Under 17 di Jacopo Leandri e la Under 16 di Viviana Schiavi (nella foto, recente vincitrice del Torneo di Sviluppo Uefa in Portogallo) sono il bacino dal quale la Nazionale maggiore potrà (dovrà) pescare nel futuro prossimo venturo. La vera fucina di tutto il movimento.

I successi delle nostre Nazionali sarebbero (sono) di grande aiuto. Un traino per affrontare scelte a medio-lungo termine ormai ineludibili. Non fosse altro che per questa ragione, andrebbero (vanno) tenute nel centro del mirino mediatico dalla prima all’ultima e portate all’attenzione generale per far entrare il calcio femminile nell’immaginario collettivo.

I risultati nel calcio sono tutto. Per le Nazionali Femminili è anche tempo di ‘buena suerte’. C’è da augurarsi che, per il fondamentale incremento di numero delle tesserate, sia tutta dalla nostra parte.

Sergio Mutolo

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