Divisione Professionistica Serie A femminile, avviso ai naviganti: la comunicazione e la visibilità vanno messe al passo con i tempi

Con il passaggio al professionismo, la Serie A Femminile avrebbe dovuto indicare la sua mission, specificando i passaggi di quel “nuovo corso” che resta al momento da costruire e che andrebbe poi diffuso in modo capillare con modalità mediatiche all’avanguardia.

✳️ Per stabilire i suoi obiettivi, la nuova Divisione Professionistica della Serie A femminile – che si insedierà ufficialmente il 1 luglio 2023 e della quale nell’Assemblea elettiva Figc del 29/06 sarà eletto  il presidente – avrebbe (ha) urgente bisogno di (ri)costruirsi sotto l’aspetto dell’immagine e della visibilità.

✳️ Per la carica di presidente è arrivata, un po’ a sorpresa, la candidatura di Federica Cappelletti (presidente della Paolo Rossi Foundation), giornalista professionista e scrittrice, Il suo obiettivo dichiarato è “lo sviluppo del calcio femminile in Italia in un’ottica pienamente sostenibile“. Le carte si sono improvvisamente sparigliate. Ludovica Mantovani – presidente della Divisione Calcio Femminile che ha guidato la serie A e la Serie B – ha deciso, dopo essersi riproposta per il ruolo e suscitando non poco scalpore, di non presentare la propria candidatura >> LEGGI.

E così Federica Cappelletti si è ritrovata candidata unica e, oggi, sarà verisimilmente eletta eletta.

✳️ Il mondo del calcio femminile, soprattutto ai livelli della massima categoria nazionale, dovrebbe poter contare su una comunicazione efficiente. A tutto campo.

✳️ In carenza l’aggancio della categoria al contesto rimarrà una chimera, a prescindere dall’approdo al professionismo. Senza instaurare un rapporto comunicativo serrato, potrebbe essere vanificato lo scopo finale del sistema calcio femminile. Vale a dire entrare, anche a gamba tesa, nell’immaginario collettivo. Al momento, sotto questo aspetto, abbiamo a che fare con un’Araba Fenice.

✳️ Il prodotto calcio ha come utenti finali i tifosi, che vanno rimessi al centro del sistema se si vuole tornare a riempire gli stadi. Per loro vale il diritto incontestabile di contare su una struttura comunicativa capillare e professionale che li informi, li stimoli e li coinvolga.

👉🏼  Una struttura informativa all’altezza dei tempi è cruciale per  il sistema calcio femminile, che dovrà trovare il suo punto di forza nel radicamento sul territorio.

👉🏼  Si deve uscire da questa sorta di opacità mediatica che non ha più senso nel terzo millennio. Per farlo occorre mettere in campo – anche a livello di governance – tutti gli strumenti comunicativi dei quali la nostra società fortunatamente dispone.

➡️ Sergio Mutolo

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