Lo sfascio della NAZIONALE DI CALCIO MASCHILE è ben più di un campanello d’allarme. Impone ribaltamenti nella guida e nell’organizzazione del sistema. Bisogna puntare (quasi) tutto sul CAPITALE UMANO, risorsa in grado di cambiare le carte in tavola.
Soprattutto deve farlo il CALCIO FEMMINILE, perchè il passaggio al professionismo della Serie A di Federica Cappelletti non sia un fuoco di paglia. La Nazionale di Andrea Soncin è la rappresentazione plastica di come sia possibile realizzare un radicale cambiamento: sono le persone a rendere facili le cose.
⚽️ Il CAPITALE UMANO è l’asset’ imprescindibile per la rinascita di un calcio italiano sempre più alla deriva. Include creatività, capacità relazionali, abilità nella soluzione dei problemi, resilienza, ricerca di vie nuove da percorrere per evitare di schiantarsi. Fattori cruciali per la rifondazione di un mondo pallonaro sempre più avvitato nei suoi catastrofici errori.
⚽️ Ciò vale, ancor più, quando si parla di CALCIO FEMMINILE. Servono GIOCATRICI TALENTUOSE e VIVAI DI SOSTEGNO, ma è fondamentale costruire un ecosistema formato da persone dotate di competenze specifiche e che immettano dosi di passione in quantità industriale nel movimento.
✅ Per crescere è cruciale affidarsi a una DIRIGENZA COMPETENTE. La gestione organizzativa di un club – come quella di una Divisione- richiede competenze manageriali, capacità di pianificazione strategica a medio-lungo termine e profonda conoscenza del settore. Avere a disposizioni dirigenti scelti su base meritocratica, è la leva per gestire le risorse in modo efficiente.
✅ Se si vogliono formare giocatrici di alto livello occorrono ALLENATRICI e ALLENATORI qualificati e addestrati, in grado di adattare le metodologie di ‘training’ più consone alle potenzialità di una squadra femminile.
✅ Le problematiche fisiche delle calciatrici richiedono un’assistenza sanitaria specializzata, che tenga conto delle differenze fisiologiche rispetto al maschile. Uno STAFF MEDICO addestrato garantisce la salute e il benessere delle giocatrici, riducendo il rischio di infortuni.
✅ Serve una maggiore copertura mediatica, affidata a GIORNALISTI e COMUNICATORI che siano a conoscenza delle dinamiche del calcio femminile e della storia della piramide rosa a partire dalla sua base. Un dato essenziale per aumentare la visibilità del calcio femminile e promuovere l’uguaglianza di genere in questo sport.
✅ Infine, come prescindere dal coinvolgimento dei TIFOSI, pilastro del mondo pallonaro? Il compito di una dirigenza lungimirante è anche, se non soprattutto, studiare le strategie per avvicinarli a questo mondo.
⚽️ Continuare a scimmiottare il calcio maschile sarebbe (è) un errore esiziale. Rischierebbe di condizionare, nel medio-lungo termine, la sopravvivenza del movimento a certi livelli.