Il percorso all’Europeo della Nazionale di Andrea Soncin non è solo un traguardo sportivo, ma potrebbe trasformarsi in un catalizzatore potentissimo per la rinascita e il consolidamento del calcio femminile italiano a tutti i livelli. L’innesco di un ciclo virtuoso, se non si commetterà l’errore di ‘perdersi’ come troppo spesso è già avvenuto nel passato, potrebbe davvero cambiare fino a stravolgere lo stato (un po’ scombinato) delle cose.
L’eventuale accesso alle semifinali delle Azzurre, in caso di successo sulla Norvegia, potrebbe avere un’influenza enorme e profondamente positiva sulla “piramide rosa” e sul suo stato di salute. A determinate condizioni.
VISIBILITÀ E INTERESSE MEDIATICO
Una semifinale, e ancor più un’eventuale finale, porterebbe il calcio femminile italiano sulle prime pagine di giornali e telegiornali, aumentando esponenzialmente la visibilità del movimento. La crescita di attenzione mediatica è una grande opportunità, da cogliere al volo.
Molti tifosi, magari non abituati a seguire il calcio femminile, potrebbero essere attratti dalle gesta della Nazionale – come avvenne in occasione del Mondiale nel 2019 – scoprendo la qualità e l’emozione di questo sport visto da una prospettiva diversa da quella solita. Acquisire nuovi tifosi è un ‘must’ per la crescita del movimento.
Maggiore visibilità significa automaticamente maggiore attrattiva per gli sponsor, con possibili investimenti economici che potrebbero sostenere lo sviluppo del sistema, purchè avvenga a tutti livelli e non solo in serie A. Nel calcio femminile le sponsorizzazioni sono come la manna caduta dal cielo.
CRESCITA DEL MOVIMENTO DI BASE
Le calciatrici della Nazionale diventerebbero modelli da seguire per migliaia di bambine e ragazze, spingendole a iscriversi alle scuole calcio, purchè questo meccanismo sia sostenuto a livello istituzionale. Le Nazionali sono sempre state una fonte di ispirazione per le bambine.
Una maggiore partecipazione a livello giovanile è fondamentale per allargare la base della piramide e garantire un ricambio generazionale di talenti. L’obiettivo è far aumentare il numero delle tesserate.
I club, la federazione e le leghe potrebbero essere spinte a investire in strutture e programmi di formazione dedicati alle giovani calciatrici. Investimenti nelle infrastrutture sono fondamentali per la crescita del calcio femminile
CICLO VIRTUOSO E MECCANISMI POSITIVI A CASCATA
Il successo sportivo genera visibilità, che attrae investimenti, che migliorano le strutture e la formazione, che a loro volta portano a un maggiore talento e a nuovi successi. Si innesca un ‘circolo virtuoso’ di cui la ‘piramide rosa’ ha bisogno come il pane.
Un’Italia vincente nel calcio femminile contribuirebbe a radicare una cultura sportiva più inclusiva e attenta verso le discipline femminili.
Le recenti “crepe” nella piramide rosa – con la scomparsa di alcuni club e le grandi sofferenze nella base – potrebbero essere attenuate, se non addirittura invertite con il superamento delle criticità, da una spinta forte e positiva. I successi della Nazionale confermerebbero che il movimento ha un potenziale enorme e che merita un sostegno strutturato.
L’importante è crederci, senza farsi sfuggire l’ennesima occasione che la storia semina lungo il tortuoso percorso del calcio femminile.