Il talento (e il contagioso sorriso) di Sofia Cantore dal Fiamma Monza al Washington Spirit, passando per la Nazionale Femminile

Sofia Cantore scrive una pagina fondamentale della storia del calcio femminile italiano. L’attaccante di Lecco diventa la prima calciatrice italiana a giocare nel massimo campionato statunitense (la National Women’s Soccer League). Per tre anni indosserà la maglia dei Washington Spirit.

Niente di sorprendente, analizzando a ritroso il suo vissuto calcistico.

A partire da quando, nel 2013, debuttò giovanissima con la maglia di un club storico come il Fiamma Monza. Poi le fantasistiche prestazioni nei club di serie A con i quali è scesa in campo (Verona, Florentia, Sassuolo e Juventus).

Dovunque ha lasciato un ricordo memorabile come giocatrice ma soprattutto come persona, per la naturale (e invidiabile) solarità. Una dote innata che in pochi hanno la ‘buena suerte’ di possedere.

Di grande rilievo anche il suo curriculum nelle Nazionali Giovanili  – 9 partite giocate e 10 reti segnate fra Under 17 e Under 19 – e nella Nazionale (dove debuttò ai tempi di Milena Bartolini quando ancora indossava la maglia della Florentia San Gimignano del presidente Tommaso Becagli).

Oggi è un punto fermo del gruppo granitico costruito dal ct Andrea Soncin, che sta compiendo passi da gigante in ambito internazionale.

Sofia Cantore ha regalato qualcosa di travolgente a tutto il calcio femminile italiano, con giocate e reti destinate a lasciare il segno per molto tempo. Fino a diventare un punto fermo della Juventus  e della Nazionale.

Ci mancheranno tantissimo il suo talento, la sua serenità, la sua giovialità, il suo approccio ottimistico alla vita, la sua resilienza (ha superato due infortuni gravi come la rottura del crociato e la frattura del perone). Per dirlo in una parola, rimpiangeremo nel quotidiano la sua personalità. Merce rara in tempi nei quali il calcio, anche quello femminile, viene preso (forse) troppo sul serio.

Le sue impagabili abilità tecniche e la sua carica agonistica hanno fatto avvicinare molti appassionati al movimento femminile, che l’attaccante astigiana ha saputo interpretare a tutti i livelli come dovrebbe essere interpretato.

Non dobbiamo mai dimenticare che il calcio è un gioco e che bisogna saper trasmettere la felicità che si prova quando si ha la fortuna di giocarlo. Lei ha saputo farlo in modo più che compiuto e, per questo, ci resterà nel cuore.

Sofia Cantore ci è riuscita facendo leva sulla grandezza della sua talentuosa semplicità. Per questo la ringraziamo e la rimpiangeremo, accontentandoci di vederla giocare con la maglia azzurra della Nazionale.

You may also like

Campionato Europeo – Gruppo B: le opzioni della Nazionale di Soncin per qualificarsi ai Quarti di Finale

Venerdì 11 luglio si gioca al campionato Europeo