Vogliamo condividere con tutti gli appassionati del mondo del calcio femminile un’immagine e una riflessione. Le immagini quasi sempre parlano da sole, come in questo caso (nella foto, Tamar Dongus e Giulia Bursi).
Talvolta, però, è utile e opportuno accompagnarle con un pensiero che contribuisca ad allargare la visione delle cose.
Il sistema guidato da Ludovica Mantovani si avvia a rapide falcate verso il professionismo, ma senza perdere mai di vista la passione e l’autenticità su cui è stato edificato >>> LEGGI “Calcio femminile, la materia di cui sono fatti i sogni”.
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Il calcio femminile sta cambiando velocissimo. Le partite di serie A sono tutte in diretta TV; le atlete si allenano ogni giorno e possono dedicarsi solo al calcio; i tifosi delle più importanti squadre italiane iniziano a conoscere i nomi delle loro giocatrici e recitano le formazioni a memoria.
Sempre più sponsor cercano visibilità in questa disciplina e alcune calciatrici sono vere e proprie influencer.
In campo si cerca l’uscita dal basso, l’intensità è alta, i metodi di lavoro sempre più qualificati e aggiornati; è sempre più difficile sorprendere i portieri con traiettorie banali e si vedono realizzazioni molto spettacolari.
In tutto questo che cambia, c’è una cosa che non muta: la passione e l’autenticità delle atlete.
È una cosa diversa, è unica, è una cosa che quando la vedi per la prima volta non può non colpire al cuore.
Questo è il calcio femminile.
#èunicaalmondo
#lapiùbellastoriadelcalciofemminile
#insieme
Fonte: Florentia San Gimignano Facebook