L’insostenibile stallo della Serie A Femminile: è arrivato il momento di partire con i fatti o no?

Dalle parti della Divisione Serie A Femminile Professionistica, guidata da Federica Cappelletti (che si è insediata il 1 luglio) e che si appoggia alla Figc di Gabriele Gravina, tutto procede molto ma molto a rilento.

✅ Mercoledì 16 agosto è stato reso noto il calendario della stagione 2023-24, impostato secondo la formula stantia della fase 1 e della fase 2 – con il solito tormentone ‘poule scudetto’ e ‘poule salvezza’ – che è esattamente il contrario di quanto servirebbe per riattizzare il residuo entusiasmo dei tifosi del calcio femminile, messo a dura prova dal fallimento della Nazionale al Mondiale.

✅ Nel calendario è stata paradossalmente inserita – quasi a sua insaputa – anche la Sampdoria Women. Una situazione incredibile da qualunque punto di vista la si osservi e la si analizzi 👉🏽 “Serie A femminile, quel ‘pasticciaccio brutto’ Sampdoria Women”.

La cosa assumerebbe contorni quasi kafkiani in caso di rinuncia della squadra blucerchiata. La mancata partecipazione alla serie A, peraltro intrinseca nel comunicato ufficiale del 19/7 mai rettificato, aprirebbe la porta a una riammissione oppure a un ripescaggio? Toccherebbe al Parma? Toccherebbe alla Lazio? Chi sarebbe chiamato a decidere? La Divisione o la Figc?

Ci sarebbero ricadute anche sulla Serie B, con il Meran pronto a subentrare a uno dei due club riammessi nella massima serie nazionale.

Con il calciomercato già entrato nel vivo dal 1 luglio e il campionato che inizia fra meno di un mese, la società subentrante alle doriane dovrà darsi subito da fare per adeguare la rosa al torneo di Serie A dopo essersi attrezzata per giocare in cadetteria.

In quanto agli stadi, ci sarebbe stato da ottemperare a criteri infrastrutturali federali molto rigorosi. E però, nel momento in cui scriviamo e quando manca meno di un mese all’inizio della serie A, non è ancora chiaro in quali impianti giocheranno le dieci squadre della Superlega. Tutto ciò anche se, a norma di Licenze Nazionali, la Figc si sarebbe dovuta esprimere entro il 27 giugno sui campi indicati per le gare interne 👉🏽 LEGGI.

Passando infine alle dirette tv delle partite, finora è stata assicurata la trasmissione in chiaro di una sola partita per turno da parte della Rai (subentrata a La7 di Cairo, che si è tuffata sul campionato saudita). Per le altre gare, che dovrebbero essere trasmesse in streaming su una piattaforma a pagamento, è tutto fermo. Nessuna offerta significativa è pervenuta finora, tanto che il termine di scadenza per le offerte è stato prolungato al 31 agosto.

👉🏿 I fatti dimostrano, incontestabilmente, che la Divisione di Federica Cappelletti e la Figc di Gabriele Gravina si trovano in una fase di pericoloso (non più tollerabile?) stallo per una categoria che si definisce professionistica e gestisce la miseria di 10 club.

Crediamo che la misura sia colma e che bisognerebbe passare a un’operatività degna di questo nome. Presto, che ormai è già troppo tardi!

➡️ Sergio Mutolo

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