Il ct Andrea Soncin e la Nazionale Femminile: le ragioni di una scelta senza esitazioni

Durante la sesta edizione del Festival dello Sport di Trento si è tenuto un evento dedicato al presente e al futuro del calcio femminile. Un perfetto connubio che ha fatto da filo conduttore al dibattito sulle prospettive del movimento e della Nazionale, al quale ha partecipato la presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica Federica Cappelletti e il Ct Andrea Soncin. Insieme a loro, il capitano del Milan Valentina Bergamaschi e la sua compagna di squadra Angelica Soffia.

La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Alessandra Bocci, si è svolta davanti a un pubblico numeroso ed eterogeneo. Tanti i temi trattati: dal bilancio sul primo anno di professionismo agli investimenti per lo sviluppo del settore, fino ad arrivare alla visibilità del campionato e ai prossimi difficili impegni che attendono le Azzurre.

Il nuovo ct della Nazionale Femminile, Andrea Soncin, ha ribadito ha di aver non aver avuto alcuna esitazione nell’accettare l’incarico. “Ho accettato subito per il prestigio di questo ruolo – ha sottolineato Soncin – il calcio è uno solo e si basa sulle emozioni che vengono trasmesse al pubblico, ma a livello culturale qui in Italia dobbiamo ancora metabolizzare questo modo di pensare. Dal punto di vista metodologico, la Spagna e le altre nazionali di primissima fascia hanno investito molto nelle infrastrutture e formazione delle giovani calciatrici. Quando faremo questo ulteriore step saremo in grado di competere alla pari con le selezioni più forti”.

Un percorso, quello indicato dal cittì, che richiede tempo, ma c’è fiducia perché “la disponibilità delle ragazze è incredibile, ci danno la forza e la fiducia che si possa fare qualcosa di unico anche contro le campionesse del mondo”, ha concluso Soncin.

Fonte testo e foto: Figc Femminile

You may also like

Serie B Femminile, 27a giornata: la Lazio corre come una lepre e diventa (quasi) imprendibile

Nella 27ª giornata di Serie B arriva il