Arianna Caruso, romana classe 1999, sta dimostrando con i fatti di aver raggiunto la completa maturità. La doppietta segnata con il Pomigliano Femminile, nella prima gara del campionato 2021-22, ne è la certificazione.
È stato il tecnico Fabio Melillo a farla debuttare in Serie A con la maglia della Res Roma, con la quale ha segnato il suo primo gol nella massima serie il 12 dicembre 2015 nella partita vinta 1-0 con il Tavagnacco (altro storico club della ‘vecchia’ A femminile italiana).
Nella stagione 2017-18 approda alla neonata Juventus Women costruita dal nulla, pezzo per pezzo, grazie alla lungimiranza dal direttore Stefano Braghin. Fa parte da allora del ‘gruppo storico’ delle bianconere che hanno vinto quattro scudetti consecutivi con Rita Guarino in panchina. Anzi, è la giocatrice che ha collezionato il maggior numero di presenze con la maglia della Vecchia Signora. Una vera e propria leader.
Molto significativo anche il suo cammino con le Nazionali Femminili. Ha giocato nella Under 17 (10 partite e 5 reti) e nella Under 19 (6 partite e 2 reti), prima di approdare alla Nazionale di Milena Bertolini (9 presenze e 1 rete). Il suo percorso azzurro ne conferma l’ascesa esponenziale e ne attesta la propensione al gol. Un fattore non certo trascurabile.
Caruso sa fare bene la regista in mezzo al campo, ma è anche una mezzala ricca di dinamismo. Dotata di un’ottima tecnica di base, trova la via del con discreta frequenza. Per questa ragione sa rendersi molto utile alla squadra ogni volta che viene schierata in posizione più avanzata.
Una giocatrice con queste caratteristiche, arricchite da un curriculum davvero invidiabile, rappresenta di fatto il vero asso nella manica di Joe Montemurro (che ha raccolto la difficile eredità di Guarino). Il tecnico saprà tirarne fuori tutto il meglio, nell’interesse del club bianconero e suo personale. Aurora Caruso c’è.