La Nazionale Femminile, le scelte caparbie di Bertolini e il rischio di finire in un ‘cul de sac’

La Nazionale di Milena Bertolini fa le prove del Mondiale partecipando alla Arnold Clark Cup. Affronterà in Inghilterra tre avversarie toste e determinate.

Inutile sottolineare che il risultato conta. Se così non fosse, le convocazioni sarebbero state molto diverse. Si sarebbe data prova di un po’ di coraggio, avventurandosi in qualche (sia pur minimo) esperimento. La scelta di proseguire ungo il solco già da tempo tracciato conferma che la ricerca del risultato conta, eccome se conta.

Una circostanza che lascia ben pochi alibi nel caso di ulteriori passi falsi, soprattutto nelle dinamiche di gioco. Anche perché le ultime prove non sono state proprio incoraggianti. Un punto sul quale gli addetti ai lavori, nella quasi totalità, si sono trovati concordi

Il tempo per cambiare si fa, dunque, sempre più risicato. Anzi, a questo punto, si sta per azzerare. Sarebbe stata cosa buona e giusta muoversi più tempestivamente, ovvero subito dopo il flop all’Europeo.

Ormai, in fatto di gruppo, la Nazionale potrebbe essere finita in un cul de sac. In un vicolo cieco, in una strada senza sbocco dalla quale sarà difficile tirarsi fuori.

👉🏿 Nell’interesse generale del movimento, di cui la Nazionale è un traino fondamentale, ci auguriamo di essere fin da subito smentiti dalla realtà dei fatti. Lo facciamo di cuore. In ogni caso il campo sarà un giudice implacabile, sia in positivo sia in negativo. Come nel calcio accade (quasi) sempre.

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