Cittadella e Hellas Verona Women: due club paradigma dei valori che ispirano il calcio femminile

Il Cittadella ha giocato un campionato di serie B femminile a dir poco strepitoso. Le ragazze in maglia granata guidate da Salvatore Colantuono hanno reso il torneo appassionante, tenendo testa per tutta la stagione a due corazzate come Lazio e Napoli.

L’Hellas Verona era partito male, ma il ritorno in panchina di mister Pachera ha ristabilito le giuste gerarchie. Le gialloblu, dopo gli scivoloni iniziali, hanno recuperato terreno e sono risalite ai piani alti della classifica.

Domenica scorsa il Cittadella è andato a giocarsi la promozione a Cercola, sul campo del lanciatissimo Napoli di mister Biagio Seno e del direttore generale Marco Zwingauer (veri artefici della fenomenale stagione azzurra). Le granata sono passate in vantaggio con Benedetti. Raggiunte e superate dalle reti segnate da del Estal e Ferrandi (al 90’), sono rimaste in dieci per l’espulsione del portiere Toniolo. Eppure non hanno mollato di un centimetro e si sono portate a casa il meritato pareggio, in pieno recupero con un gol di Peruzzo, senza regalare niente a nessuno.

L’Hellas Verona, nella partita interna giocata con la Lazio del nuovo tecnico Grassadonia (subentrato all’esonerato Catini) ha bloccato le biancocelesti su un pareggio che ne ha arrestato la corsa verso la A e che potrebbe certificare, nel prossimo turno, la promozione del Napoli in massima serie nazionale. Un esempio di lealtà sportiva degno del massimo elogio.

Quello di Cittadella e Hellas Verona è il modo di fare calcio che attesta la peculiarità del mondo femminile. Pochi calcoli, tanta passione, dosi smisurate di onestà che si esprimono sul campo nel fare sempre e comunque il proprio dovere dando il massimo possibile in qualunque occasione.

In poche parole, il calcio che vorremmo. E allora, aiutiamo in tutti i modi il movimento femminile a crescere e intercettare sempre più bambine, a partire dalle scuole. Se lo è meritato, per la sua lunga storia. E continua a meritarselo, anche in questi tempi difficili per lo sport più bello del mondo.

 

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