Serie A Femminile, a proposito di format: perché non ripristinare già dalla prossima stagione il campionato a 12?

“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”
(“Commettere errori è umano, ma perseverare nell’errore è diabolico”)

Qualche breve riflessione di fine campionato e una (ardita?) proposta.

✳️ La Serie A Femminile TimVision 2022-23 è stata strutturata secondo un format di 10 squadre, che hanno dato vita a un campionato suddiviso in Fase 1 e Fase 2 (poule scudetto e poule salvezza).

✳️ Le cinque squadre di ciascuna poule si sono affrontate in due gironi all’italiana, disputando 4 gare di andata e 4 gare di ritorno (10 giornate oltre quelle della stagione regolare).

✳️ Il numero dispari dei gironi ha costretto due squadre a riposare in ogni turno. Le classifiche conseguenti sono state sempre disallineate.

👉🏿 Non sarebbe utile ripristinare fin dalla prossima stagione il format a 12 per dare vita, se davvero si pensa ancora di mantenerla, a una Fase 2 con poule da 6 (nessun riposo settimanale e classifiche sempre allineate)?

👉🏿 Per farlo sarebbe sufficiente bloccare le due retrocessioni dalla A alla B (recuperando il Parma promotore di un progetto davvero molto interessante in prospettiva per tutto il movimento) e far salire in massima serie nazionale sia il Napoli Femminile sia la Lazio Women, due club già pronti per il professionismo.

Una missione (normativamente) impossibile?

➡️ Sergio Mutolo

You may also like

A proposito di Azzurre: il ruolo cruciale delle Nazionali Femminili Giovanili per una ‘vera’ crescita della piramide rosa

Il passaggio al professionismo della Serie A avrebbe