Heysel, sono passati 38 anni: per non dimenticare MAI che il calcio è un gioco

Per non dimenticare, mai, che il calcio è solo un gioco. Ma che la stupidità e la follia degli umani possono trasformarlo in un gioco tragico e maledetto (➡️ Sergio Mutolo).

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HEYSEL, 38 ANNI DOPO

“C’erano due squadre, pronte a una Finale di Coppa dei Campioni, attesa da tutta Europa.

C’era uno Stadio in Belgio e una notte che doveva essere di festa. C’erano migliaia di persone, quella notte, all’Heysel, migliaia di occhi che non vedevano l’ora di emozionarsi per una grande partita.

C’erano 39 di loro che, quella partita, non la videro mai.

Da quel giorno del 1985 per noi la parola “Heysel” è sinonimo di sgomento, irrazionalità, di eventi vertiginosi in una notte scellerata.

Il 29 maggio è una data in cui quella ferita torna a fare male, e sappiamo bene che non smetterà mai.

Ci stringiamo nel ricordo uniti alle famiglie e a tutti i cari di quelle 39 persone innocenti.

Che c’erano, e non smetteranno mai di essere insieme a noi”.

Fonte: Sito Ufficiale Juventus

 

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