Agnese Bonfantini, la Nazionale Femminile e il Mondiale: quando le scelte (e la ‘fame’) non premiano

“La vita è la somma di tutte le tue scelte” 
Albert Camus

Agnese Bonfantini, a gennaio, ha fatto la scelta giusta. Dall’esperienza Sampdoria – che ha guidato verso una salvezza (quasi) insperata – è uscita una giocatrice rigenerata, a nostro parere anche e soprattutto in chiave Nazionale ➡️ LEGGI.

Dopo le brillanti stagioni alla Roma e dopo il primo campionato giocato con grande ardore nella Juventus l’attaccante, secondo noi uno dei talenti più puri del calcio femminile italiano anche per la sua ‘fisicità’, si era sentita messa in discussione.

Ha deciso che non poteva starci e ha fatto la sua scelta. Come è giusto che sia, anche quando è davvero complicato abbandonare la propria comfort zone per tuffarsi in una nuova avventura che l’ha, di fatto, ricostruita. Ha mostrato di avere talento, ma anche ‘fame’. Una giocatrice vera, non una ‘figurina’.

Purtroppo, niente Mondiale per lei. Nonostante le 19 convocazioni e le 13 presenze in maglia azzurra, a partire dal 04/03/ 2020 in occasione di Portogallo-Italia 1-2 (ndr: statistica tratta dal database della Figc).

⏩ Delle giocatrici che hanno preso parte alla poule salvezza, due sole sono  partite come titolari per Auckland. Vale a dire Chiara Beccari del Como (ma di proprietà della Juventus) e Benedetta Orsi del Sassuolo. L’altra neroverde, Maria Luisa Filangeri, è stata aggregata.

Sic transeat gloria mundi. A decidere, come è giusto che sia, è la ct Milena Bertolini. L’unica che, oggettivamente, può e deve assumersi la responsabilità delle scelte. Tutto il resto è fuffa.

Ciò non toglie che Il rammarico per la mancata inclusione di Bonfantini nella lista delle 23+2 – che comprende ben sette attaccanti – rimane notevole.

La foto di Agnese Bonfantini è tratta dal suo profilo Instagram.

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