La Fiorentina Femminile, il ‘miracolo’ Viola Park, il movimento rosa e il fascino discreto di Joe Barone

Il Viola Park è stato la ‘sua’ creatura. La Fiorentina Femminile una passione vissuta in modo sobrio ma, sempre e comunque, con partecipazione emotiva.

Joe Barone era una presenza costante in tutte le partite giocate dalle ragazze di Sebastian de la Fuente nello splendido impianto di Bagno a Ripoli. Si accomodava in tribuna, il più spesso in posizione defilata, e con discrezione si gustava lo spettacolo.

Per il club gigliato si tratta di una perdita il cui potenziale impatto resta ancora tutto da definire nelle sue reali dimensioni, tenuto conto della subitaneità degli eventi drammatici che si sono succeduti nell’arco di poche ore.

Per Rocco Commisso, presidente della Viola, si apre una voragine davvero ardua (se non impossibile?) da colmare considerato il grandissimo legame affettivo che lo congiungeva all’inseparabile compagno di esaltanti avventure e la perdita così improvvisa del suo imprescindibile punto di riferimento a Firenze.

Come ha sintetizzato la presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica, Federica Cappelletti, si tratta di una notizia nefasta per l’intero movimento rosa.

Joe Barone era una persona fattiva, disponibile, concreta, preparata. Amava il calcio delle donne come quello degli uomini. Era vicino alle calciatrici come un manager, ma anche come un padre. Con la sua gentilezza e il suo sorriso. Che non sarà dimenticato”.

Mancherà, e mancherà molto, anche agli addetti ai lavori che hanno avuto la fortuna di incontrarlo nel corso di questi mesi al Viola Park. In parecchi, compreso il sottoscritto, continueranno a cercarlo con lo sguardo mentre se ne sta seduto in tribuna allo Stadio Curva Fiesole. Un luogo speciale che era diventato, di fatto, la sua casa.

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