Serie A Femminile: le sorprese (negative e positive) della 4a giornata di campionato

Ebbene si, è successo quello che in moli addetti ai lavori pensavano. L’Inter di Rita Guarino si installa, con merito, in testa alla classifica. Non è una sorpresa. La squadra è stata costruita con questo preciso obbiettivo. Il suo tecnico è abituato a muoversi come si deve in situazioni di profilo alto. E, dunque, avviso ai naviganti: le nerazzurre hanno intenzione di restarsene lassù fino alla fine. La Sampdoria di Antonio Cincotta fa la sua parte. Conferma la validità del progetto doriano. Tiene testa alle avversarie. Una squadra tenace e motivata, che gioca con determinazione e che atleticamente è molto ben messa.

La Juventus di Montemurro stecca in casa del Sassuolo di Piovani. La rete di Girelli non basta a portare a casa i tre punti. La sfortuna – tre legni colpiti ovvero una iella non indifferente – non rappresentano un alibi ammissibile per una squadra di questo rango. Le bianconere dello scorso anno avrebbero senz’altro vinto questa partita. Per le neroverdi emiliane una sana boccata di ossigeno. Per le torinesi molti problemi da risolvere, fra Campionato e Champions.

Il Milan raccoglie la seconda vittoria consecutiva con il Parma al Tardini. Verrebbe da dire tutto troppo facile, vista l’inconsistenza del club gialloblu di mister Ulderici. Per Ganz una conferma che conta molto e dà una forte spinta emotiva al gruppo. Asslani ci regala un gol capolavoro: l’antipasto di una oggettiva ‘grandezza’ che potrebbe diventare il plusvalore delle rossonere.

La Roma di Spugna ridimensiona, fino a un certo punto, le ambizioni della Fiorentina di Panico. Le giallorosse sanno come rimontare le partite. La prova provata che il carattere del gruppo sta crescendo. Le viola, a loro volta, giocano una gara di sostanza. Il futuro è roseo in casa gigliata.

Pareggio sotto il diluvio fra Pomigliano e Como. Una partita combattuta. Molte giovani in campo (Corelli e Passeri da una parte, Beccari e Pavan dall’altra). Un bel segnale per il movimento giovanile italiano, che ha bisogno di club disposti a sostenere la crescita delle giocatrici in proiezione Nazionali. Un punto per uno non fa male a nessuno. Ma ci sarà da lottare per entrambe. E non poco.

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