Il movimento femminile è l’altra faccia del calcio: il 2023 sarà un anno magico come è magica la foto di Dongus e Giuliani?

Mille parole valgono in certi casi molto meno di una foto. Un ricordo immortalato nella memoria può essere la spinta per crescere sulla scia di quei valori che il calcio e i suoi tifosi si portano dentro da una vita e non dovrebbero mai dimenticare.

Al Santa Lucia di San Gimignano si è da poco conclusa la partita del campionato di serie A femminile tra la Florentia e la Juventus Women. È una fredda giornata di febbraio del 2020.

Il pubblico ha riempito le tribune in ogni ordine di posti. Un entusiasmo inverosimile. La prova dell’importante radicamento nel territorio del club neroverde. Un grande spot per il gioco del calcio. E non solo femminile. Il risultato finale un pareggio a reti bianche 👉🏿 “Quel che resta della Florentia: la volta che il Santa Lucia sembrava il Maracanà”.

Le squadre hanno già fatto rientro negli spogliatoi. A fine partita Laura Giuliani (allora portiere della Juventus e della Nazionale italiana) si attarda in chiacchiera con Tamar Dongus (allora capitano della Florentia) mentre, accovacciata, pulisce gli scarpini al fontanino del Santa Lucia che si trova ai margini del campo di gioco.

Uno scatto fotografico inconsueto che spiega, con la semplicità delle immagini e delle espressioni, la peculiarità del calcio femminile rispetto a quello maschile. E le ragioni per le quali il movimento merita di crescere e di essere reso sostenibile.

Prima del professionismo una lunga gavetta, da non dimenticare mai per continuare a crescere rimanendo sempre se stesse.

➡️ Sergio Mutolo

👉🏿 La foto è tratta dal vecchio Facebook (non più online) della disciolta Florentia San Gimignano.

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