Nazionale Femminile e visibilità mediatica: salta la programmazione Rai delle gare delle Azzurre al Mondiale?

Per la Nazionale Femminile sembrano crescere, anziché diminuire, i problemi della già critica visibilità a livello mediatico. Il passaggio al professionismo della Serie A, attuato dalla Divisione Calcio Femminile di Ludovica Mantovani e dalla Figc di Gabriele Gravina, non sembra essere stato fin qui di grande aiuto.

Come spiega Calcio&Finanza, Rai e FIGC non avrebbero rinnovato il contratto che prevedeva la trasmissione delle gare della Nazionale Femminile.

L’accordo, siglato nel 2019 e scaduto a dicembre 2022, prevedeva nel quadriennio la trasmissione di 32 partite delle Azzurre attualmente guidate da Milena Bertolini.

La trattativa non sarebbe andata in porto, al momento, per ragioni economiche (offerta al ribasso di circa il 50 per cento rispetto alla precedente) e di programmazione (la FIGC avrebbe voluto spostare il calcio femminile dalla collocazione abituale su Rai Sport a canali con maggiore visibilità).

Le conseguenze sarebbero, sempre allo stato attuale delle cose, che:

  • la Rai rimarrebbe priva anche delle esclusive da Coverciano, eccezion fatta per quelle in sede gara previste dal contratto UEFA compresa la Nazionale maggiore.
  • la FIGC potrebbe decidere di muoversi in autonomia trasmettendo le gare in streaming sui propri canali e producendo anche contenuti di altro tipo.

Se la situazione restasse in stallo, il rischio che possano saltare le dirette Rai del Mondiale Femminile in programma questa estate in Australia sarebbe più che concreti.

Ci sarebbero comunque spiragli per riaprire la trattativa, legati anche alla rivoluzione interna della Rai voluta da Giorgia Meloni.

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