Serie B Femminile: Il Napoli di Seno e Zwingauer promosso in Serie A

La vittoria a Tavagnacco nell’ultima giornata sancisce la promozione diretta in Serie A del Napoli Femminile. Per il club azzurro è durato solo un anno il purgatorio, se così possiamo definire un campionato combattuto e bellissimo qual è stato quest’anno la serie B a 16 squadre.

Le partenopee hanno lottato sempre con il coltello tra i denti.  Non è stato semplice vincere la rocciosa concorrenza di Lazio e Cittadella. Biancocelesti e granata non hanno mollato di un centimetro fino alle ultime e decisive giornate.

Le componenti di questo risultato sono molteplici.

✳️ Una società forte alle spalle. L’azionariato diffuso degli imprenditori del territorio che gestiscono il club ha dato alla squadra solidità e sicurezza economica. Componenti fondamentali per vincere un campionato, in qualunque categoria. La sostenibilità finanziaria, nel calcio, è un plus valore non negoziabile.

✳️ Una rosa di primo livello con alcune eccellenze che hanno fatto la differenza, ma nella quale ogni giocatrice ha fatto la sua parte tutte le volte che è stata chiamata a scendere in campo.

✳️ Uno staff tecnico/organizzativo impeccabile, affiatato e motivato che ha saputo fare gruppo come pochi. Il calcio è un gioco di squadra. La squadra non è solo quella che scende in campo e fa materialmente i risultati, ma tutto quanto sta a monte.

👉🏿 A sovrintendere questa miscela, ciliegina sulla torta, una coppia di dirigenti che ha saputo dare la svolta. Il direttore generale Marco Zwingauer (confermato nonostante la retrocessione dello scorso anno) e il diesse Biagio Seno (arrivato dal Pomigliano) hanno costruito la rosa pezzo per pezzo e hanno saputo creare l’ambiente ideale per vincere.

👉🏿 Appena si è intuito che l’allenatore Dimitri Lipoff non sarebbe forse riuscito nella (memorabile) impresa di prendersi direttamente la A, ecco il vero colpo di genio. Biagio Seno (che ha il tesserino Uefa A) passa dalla scrivania alla panchina e infila una serie di risultati fantastici. Il rapporto di coesione intellettuale e di grande amicalità instaurato con il diggi Marco Zwingauer (che è anche direttore sportivo) ha fatto il resto.

✳️  A tutto l’ambiente (anche quello esterno, compresi gli avversari da battere) è stato trasmesso quel senso di serenità e allegria che è l’arma più difficile da battere quado si parla di calcio. Le giocatrici hanno capito al volo che le cose si stavano facendo bellissime, si sono prese le loro responsabilità e hanno materialmente timbrato il pass per la promozione.

Non dimentichiamo mai che il calcio è un gioco. Zwingauer e Seno sono stati bravissimi e illuminati, ma si sono divertiti come pazzi. Il resto è venuto da solo. O forse no?

➡️ Sergio Mutolo

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