Sampdoria Women: rischio autoesclusione dal campionato di Serie A Femminile?

Un articolo comparso su Repubblica edizione Genova di oggi, getta alcune ombre sul prossimo campionato di Serie A Femminile >> leggi QUI integralmente.

Secondo Lorenzo Mangini, autore del pezzo, la ragione sarebbe che “servirebbe un aiuto economico, uno sponsor ad esempio, per far fronte alle spese previste”.

Si precisa anche che “la spugna non è stata ancora gettata”, ma che “entro quarantotto ore si deciderà, però, il futuro in serie A della Sampdoria Women.

Ricordiamo che, in questa stagione, la Sampdoria dovrà disputare le gare interne allo stadio ‘Piola’ di Vercelli per la mancata omologazione del ‘3 Campanili’ di Bogliasco e per l’impossibilità di trovare una soluzione alternativa più vicina >> LEGGI.

Ulteriori precisazioni arrivano dal sito sampdorianews24.com.

Testualmente 👇🏼

Il patron Andrea Radrizzani avrebbe deciso di chiudere il dipartimento femminile (prima squadra e Primavera) a poche settimane dall’inizio ufficiale della stagione. La motivazione è legata principalmente al costo del progetto, pari a 2 milioni di euro all’anno tra monte ingaggi, mantenimento e trasferte. Ad aggravare la situazione è l’inadempienza del 3 Campanili alle norme FIGC, motivo per cui la formazione blucerchiata aveva raggiunto un accordo con lo stadio di Vercelli e preso contatti con altre due strutture (Sciorba di Genova e Macera di Rapallo). L’ufficialità dovrebbe arrivare nell’arco delle prossime 48 ore, poiché la ricerca di nuovi imprenditori in grado di sostenere il settore femminile non ha prodotto risultati“.

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