Serie A Femminile, la Divisione continua a fare acqua: ma in quali stadi giocheranno i 10 club della Superlega?

Come è noto alcune società della massima serie nazionale femminile hanno dovuto indicare in quali stadi a norma giocheranno le partite interne del campionato 2023-24, visto che gli impianti dove si disputavano le partite intere lo scorso anno erano fuori dai parametri previsti.

In base alle notizie fin qui raccolte si sa che la Juventus Women ha indicato il ‘Pozzo’ di Biella, il Pomigliano Femminile il ‘Liguori’ di Torre del Greco e la Sampdoria Women il ‘Piola’ di Vercelli (nella foto).

La normativa dei CRITERI INFRASTRUTTURALI è molto chiara e dettagliata >> LEGGI.

✳️ I dieci club della Serie A Femminile avevano l’obbligo – ai fini del rilascio della Licenza nazionale necessaria per l’iscrizione al campionato – di  depositare entro il 15 giugno presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, nel caso in cui la società non abbia la disponibilità di un impianto nel proprio comune, istanza per ottenere la deroga a svolgere l’attività per la stagione sportiva 2023/2024 in un impianto non ubicato nel proprio comune, corredata dalla documentazione di cui ai precedenti punti 1), 2) e 3), ovvero in una regione confinante con la regione in cui ha sede la società.

✳️ La Divisione Calcio Femminile dovrà fornire alla Commissione Criteri Infrastrutturali e SportiviOrganizzativi – entro il termine del 27 giugno 2023 – il parere sulla istanza in deroga, da concedersi in via eccezionale e per fondati motivi.

👉🏿 La Divisione Calcio Femminile doveva, entro il termine del 27 giugno 2023, certificare alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi che l’impianto indicato dalla società richiedente la Licenza rispetta i requisiti infrastrutturali indicati nell’allegato sub A).

✳️ La Divisione Calcio Femminile dovrà rilasciare detta certificazione sulla base delle verifiche dalla stessa effettuate ed aggiornate alla stagione sportiva 2022/2023, se non se ne rendano necessarie ulteriori.

I termini sono scaduti da un bel pezzo, se il passare del tempo non è un’opinione e sugli stadi nulla di ufficiale è dato sapere. Mentre scriviamo è il 2 settembre e, quando mancano appena due settimane all’inizio del campionato, neanche l’ombra di una notizia in merito.

Lo scorso anno, quando ancora c’era la Divisione Calcio Femminile di Ludovica Mantovani (che gestiva le 10 di A e le 16 di B), la lista fu ufficializzata il 1 agosto 2022.

Proprio così difficile chiudere questo capitolo che rientrava nei criteri infrastrutturali da rispettare per iscriversi al campionato? Davvero queste sono cose da considerare normali in una serie professionistica?

Se pensiamo che la Divisione Professionistica Serie A Femminile di Federica Cappelletti è tenuta sotto scacco dalla Sampdoria Women  (con il rischio di falsare il torneo prima ancora che cominci) e  che la prima giornata partirà con una sola partita trasmessa in diretta tv dalla Rai, sembra chiaro che ci si è ficcati dentro un tunnel.

La Figc di Gabriele Gravina sta facendo la sua degna parte sia assecondando il fragoroso silenzio della Divisione sia omettendo di nominare il ct che guiderà le Azzurre nella Nations League che ormai incombe.

 

➡️ Sergio Mutolo

 

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