Direttore responsabile di Calciopress (testata fondata nel 2007) si dedica alla narrazione del calcio femminile, sempre dal punto di vista dei tifosi. Al centro la Serie A, vera stella polare del movimento e professionistica da questa stagione. Molta attenzione ai Vivai e alle Nazionali, in particolare alle Giovanili che sono la linfa di tutto il movimento. Giornalista pubblicista. È stato medico sociale del Centro Storico Lebowski (club fiorentino di proprietà dei tifosi) e coordinatore dell'area sanitaria della Florentia San GImignano (serie A femminile).
Milena Bertolini, ct della Nazionale Femminile, sabato sera era presente allo Stadio Piccolo di Cercola per assistere alla partita di campionato fra il Napoli e l’Inter. Una sua dichiarazione a Radio Kiss Kiss Tv, nel post gara, ha lasciato quanto meno interdetti sulla sua idea di professionismo del mondo femminile.
La frase incriminata è: “Spero che De Laurentiis si interessi al Napoli Femminile perché ha una grande apertura mentale”. Piuttosto incauta, sia in generale sia nei confronti della dirigenza azzurra. Un vero autogol, al quale la ct dovrebbe in qualche modo rimediare.
Prevista e prevedibile l’immediata reazione del presidente del Napoli Femminile, incautamente messo nel mezzo. Per di più a casa sua. Raffaele Carlino non ha mancato di replicare, in modo educato ma anche assai tagliente >>> LEGGI QUI.
Un (discutibile?) punto di vista, quello di Bertolini, che sottende un’idea di professionismo del movimento femminile del tutto appiattita su un modello maschile in grave crisi economica e identitaria. A cominciare dalle stesse figure dei (futuri) presidenti. Avremo tempo e modo di riprendere questo tema. Cruciale, in prospettiva, per l’intero sistema calcio.