La Nazionale Femminile, la vittoria in Spagna e le scuse obbligate di ‘Calciopress’ all’uomo Andrea Soncin

Allo stadio Pasaron di Pontevedra l’Italia che non ti aspetti batte 3-2 la Spagna, campione del mondo in carica. Le Azzurre festeggiano questo devastante successo davanti a 10mila tifosi iberici rimasti basiti. Increduli, al pari delle calciatrici spagnole, rispetto a quanto stava succedendo sul campo.

Il cuore grande delle ragazze italiane regala una serata da ricordare e permette alle Azzurre di raggiungere la Svezia a quota 7 punti. La rincorsa al secondo posto del girone di Nations League non è più una chimera e già questo basta e avanza, a prescindere da quello che sarà l’esito finale 👉🏾 “Nations League: per l’Italia femminile ora tutto è possibile“.

Va detto che Andrea Soncin ci ha sempre creduto, nonostante lo scetticismo dell’ambiente e la situazione disastrata che aveva ereditato (e che nessuno – eccetto lui – ha avuto il coraggio di prendere in mano).

Lo ha ripetutamente sottolineato nelle conferenze stampa che hanno preceduto la partita, durante le quali non ha fatto che spargere ottimismo e fiducia in quantità industriale 👉🏾 QUI e QUI.

Con grande modestia e senso della realtà il condottiero che ha costruito la vittoria azzurra in quel di Pontevedra si è limitato a una breve e neutra riflessione: “È stata una grandissima emozione, siamo venuti qui con la consapevolezza di poter fare un’impresa. È un risultato storico. Le ragazze hanno scritto una pagina bellissima della storia del calcio italiano. Questa partita deve darci convinzione e fiducia in vista del futuro, perché tutti insieme possiamo fare grandi cose”.

Tanto di cappello a questa concretezza, abbinata a una grande senso di umiltà. Gli atteggiamenti tenuti in questa fase da un tecnico sottostimato da quasi tutto l’ambiente sono ancor più meritevoli di encomio. La prova provata che ogni missione è possibile 👉🏾 “Andrea Soncin profeta in patria: ovvero come ti trasformo la Nazionale Femminile“.

Noi di Calciopress, che a suo tempo eravamo stati critici e (forse anche) irriguardosi oltre ogni misura consentita, non possiamo che chiedergli scusa.

In un arco di tempo ristretto e in mezzo a mille difficoltà ambientali Andrea Soncin sta dando una grande spinta a tutto il movimento femminile, che non attraversa un periodo roseo. Semplicemente, grazie.

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